Questa mattina come Sportello Sociale “La Rage” e Guernica abbiamo bloccato l’esecuzione dello sfratto per morosità della famiglia di B. O. composta da sua moglie e un figlio minorenne. Azione resa necessaria anche per denunciare la situazione che B.O. subisce dai giorni del terremoto del maggio 2012. La sua casa è stata danneggiata, alle crepe sono seguite le infiltrazioni e la muffa, creando una situazione di disagio che aggrava i problemi di salute di B., malato d’asma. Questa situazione non ha fermato la famiglia che si è rimboccata le maniche e ha autonomamente svolto i lavori di ripristino, manutenzione straordinaria e rimessa a norma dell’alloggio. Nei giorni dell’emergenza, mentre le istituzioni facevano appello alla solidarietà e alla laboriosa collaborazione della popolazione, il proprietario dell’immobile ha concordato con B. O. che i lavori per riportare l’alloggio a una condizione di vivibilità sarebbero stati a carico del conduttore, in cambio il padrone di casa avrebbe accettato la sospensione del pagamento dell’affitto per i tre mesi successivi.
Oggi, mentre i riflettori dell’opinione pubblica sembrano spenti, il proprietario dell’immobile si rivale sulla famiglia e ottiene dal Tribunale l’intimazione dello sgombero, confondendo le carte e accusando B.O. di morosità. Mesi di accordi verbali, richieste di collaborazione, strette di mano e pacche sulle spalle: nulla di questo è rimasto. In questa vicenda, il più forte ha fatto valere la sua forza: come in una favola, le buone ragioni della pecora si zittiscono quando si rivela la ferocia del lupo. Non è l’unica storia di questi mesi ma si tratta di una situazione diffusa, che stiamo conoscendo con lo Sportello Sociale “La Rage”, aperto a Modena all’interno dell’Ex deposito Autogestito 51 in via Carteria il primo e l’ultimo giovedì del mese dalle 18 alle 20, sempre più frequentato da affittuari che si scambiano storie, documenti, immagini, per denunciare ciò che sta succedendo.
Dopo che è scemata l’attenzione pubblica sul sisma, piccoli e medi proprietari hanno iniziato a vessare le fasce più deboli dei loro affittuari (stranieri, anziani, famiglie monogenitoriali e precari) tradendo gli accordi, spesso verbali, formulati nel momento dell’emergenza. Come si sa il momento del trauma rende deboli e timorosi: il bisogno di ricominciare, di non lasciarsi abbattere, ha spinto tante persone del cratere a riporre fiducia nei proprietari, ad accettare condizioni di vita disagiate (e spesso illegittime) pur di non perdere tutto. Ora per molti proprietari è arrivato il momento della rivalsa.
Dalla documentazione che stiamo raccogliendo con la nostra inchiesta emerge chiaramente che i proprietari più furbi hanno fatto vere e proprie “carte false” pur di speculare sulle situazioni di emergenza. Illegalità diffusa, accordi informali, documentazione lacunosa e imprecisa, pur di scavare in fondo al barile e approfittare delle condizioni di precarietà lasciate dal sisma.
Il decreto Renzi – Lupi che toglie il diritto alle utenze e alla residenza per le locazioni non regolarizzate e inoltre la sentenza della Corte Costituzionale che cancella le maxi-sanzioni per per i proprietari che affittano in nero (50\2014 del 10 marzo) hanno chiaramente fatto capire ai padroni che è arrivato il momento di “cambiare aria”: esistono più strumenti legislativi per difendere la posizione predominante. Ma qualcuno sta iniziando a organizzarsi, fare inchiesta, produrre resistenza. Questa è solo una di una serie di iniziative messe in campo per dare una risposta seria e concreta all’emergenza abitativa, una risposta in cui le persone e la qualità della vita dei territori vengono prima delle leggi del profitto e del potere dei padroni.
(Sportello La Rage – Guernica)