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Fiorano: 6 mesi di attività dei Servizi Sociali. Le nuove povertà di chi perde il lavoro

sociale-maniLo sportello dei Servizi Sociali del Comune di Fiorano Modenese riceve nel 2014 mediamente 38 richieste ogni giorno, 770 al mese fino al 30 giugno, tendenzialmente in aumento rispetto al 2013, con 3714 accessi ai servizi, il 66% con le persone direttamente allo sportello e il 34% via telefonica.
I bisogni espressi dai cittadini sono stati affrontati con interventi diretti e colloqui delle assistenti sociali (1891), attraverso l’espletamento di pratiche amministrative (1205) inerenti prestazioni sociali, agevolazioni, contributi, consegna mandati e documenti vari, attraverso i servizi domiciliari e i servizi alla persona. Resta fondamentale il problema della casa, sottolineato da 886 richieste. “Nonostante 182 alloggi di edilizia residenziale pubblica (case popolari) e 32 alloggi non Erp – spiega l’assessore ai servizi sociali Marco Biagini – ci sono diverse famiglia che hanno lo sfratto esecutivo o che rischiano lo sfratto e la situazione nel 2014 non è migliorata. Aumentano i contatti, aumentano le richieste di intervento a fronte di risorse economiche e di personale limitate, alle quali cerchiamo di rispondere grazie anche al tessuto di volontariato il cui ruolo è indispensabile”.
“Da diversi anni ormai siamo organizzati in rete con le associazioni che si occupano del sostegno alimentare alle persone in difficoltà; a loro indirizziamo i nostri utenti, concordando quantità e frequenza dei pacchi alimentari. Ci stiamo informando sui contributi provenienti dal Banco alimentare per vedere se sarà invece necessario un ulteriore impegno da parte nostra. Abbiamo riconfermato tutti gli interventi e i servizi, privilegiando politiche attive, che aiutino le persone ad uscire dallo stato di necessità, perché l’assistenzialismo, se non ha alle spalle un progetto, non contribuisce al recupero di persone che in molti casi sono nuove a questo tipo di situazioni e che loro stesse cercano di superare al più presto. Ci sono famiglie in cui entrambi i coniugi hanno perso il lavoro, nuclei mono-reddito che non riescono più a fronteggiare i costi. Arriva una nuova fascia di povertà che ha difficoltà anche dal punto di vista psicologico ad accettare una situazione che non ha mai vissuto prima. C’è bisogno di un supporto anche in questo senso da parte dei servizi sociali”.
“Avere confermato i servizi a chi ha più bisogno, comporterà sacrifici per gli altri Fioranesi, perché lo stato riduce costantemente le entrate degli enti locali e anche quest’anno avremo meno risorse per diverse centinaia di migliaia di euro; ma i servizi sociali sono la priorità delle priorità”.

















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