A Correggio, nel Cortile del Palazzo dei Principi, domenica 10 agosto, Cristina Pato, la prima suonatrice di gaito, la cornamusa galiziana che ha pubblicato un album solista, si esibirà in “Migrations” mettendo in luce il suo stile unico, potente, pieno di passione ed energia, elogiato a livello internazionale con la definizione di “diva della cornamusa galiziana”. Ingresso libero.
Cristina Pato ha già tracciato nuove, storiche strade per la gaita, la cornamusa galiziana. Nel 1998 è stata la prima suonatrice di gaita a pubblicare un album come solista e ha in seguito collaborato con artisti della world music, del jazz, classici e sperimentali di tutto il mondo tra cui la Chicago Symphony, Yo-Yo Ma, The Chieftains, Arturo O’Farril, World Symphony Orchestra e Paquito D’Rivera. Il suo stile unico e potente, pieno di passione ed energia è stato elogiato dal New York Times che l’ha descritto come “un’esplosione virtuosa di energia” e dalla BBC che l’ha definita “la diva della cornamusa galiziana”. Cristina Pato unisce influenze della musica latino americana, del jazz, del pop e della musica contemporanea e utilizza la sua maestria e le sue abilità virtuosistiche per presentare la sua personale visione musicale. È un membro del Silk Road Ensemble e di Yo-Yo Ma.
Acclamata a livello internazionale come specialista della gaita e pianista classica, Cristina Pato porta avanti una carriera professionale allo stesso tempo nel campo della musica classica che in quello della musica popolare galiziana. Questo doppio percorso l’ha portata ad esibirsi nei maggiori palchi di tutto il mondo tra cui Stati Uniti (Carnegie Hall, Lincoln Center), India (Kamani Auditorium), Gerusalemme (Jerusalem Festival), Angola, Cina, Corea, Portogallo (Festa do Avante), Brasile (Liszt Festival), Regno Unito (Celtic Connections), Francia, Italia (Etnofestival), Germania, Messico (Palacio de Bellas Artes) e nella nativa Spagna.
Molto attiva anche in studio di registrazione sin dall’età di 12 anni, la Pato ha pubblicato 4 album da solista, di cui due come pianista, e ha collaborato a più di 30 album come artista ospite, tra cui “Yo-Yo Ma and Friends”, “Songs of Joy and Peace” (Sony 2008), vincitore del Grammy, il disco “Miles Español: New Skectches of Spain” e l’album del Silk Road Ensemble nominato ai Grammy “Off the Map” (World Village 2010). Ha fatto più di 500 concerti con la sua band, molti dei quali ripresi e trasmessi da televisioni come BBC, TVG, CNN e RTVE, ed è stata elogiata da giornali come il New York Times, El Pais, La Voz de Galicia e The Scotsman.
Cristina Pato ha conseguito il Dottorato di “Musical Arts in Collaborative Piano” alla Mason Gross School of the Arts, Rutgers University (NJ, USA), dove ha studiato grazie ad una borsa di studio della Fundacion Barrie de la Maza. È stata insignita della borsa di studio dedicata ad Edna Mason e del Premio in Memoria di Irene Alm per aver eccelso nella ricerca e nel rendimento accademico. Ha conseguito sia la Laurea Specialistica in Performance Pianistica sia quella in Teoria Musicale e Musica da Camera (con lode) presso il Conservatorio de Musica del Liceu di Barcellona. Ha inoltre ottenuto una laurea in Arti Digitali (Computer Music) presso l’Universitat Pompeu Fabra di Barcellona).
Durante la stagione 2011-2012 Cristina Pato ha suonato in Africa e in Spagna con la sua band, negli Stati Uniti, in Cina e in Corea con Yo-Yo Ma e il Silk Road Ensemble e in India con l’HUM Ensemble. Ha collaborato all’album Miles Español con Chick Corea e Jack DeJonnette e ha partecipato al Kennedy Center Honors Awards in onore di Yo-Yo Ma con il Silk Road Ensemble, Johns Williams e James Taylor. È fondatrice e direttrice artistica del Galician Connection, un forum sulla world music che si tiene ogni anno presso la Cidade da Cultura de Galicia a Santiago di Compostela.
L’ultimo album “Migrations” (Sunnyside, Jan. 2013) presenta un’intrigante fusione di stili attingendo dalla musica delle sue radici, nella nativa Spagna del Nord, dal jazz, dalla world music e dalla musica classica. La musica dell’album è incantevole all’ascolto, e regala uno sguardo originale e unico sull’incontro fra stili musicali tradizionali e contemporanei. L’espressività interpretativa della Pato, sia alla gaita che al pianoforte, rendono la musica della nativa Galizia e il suono degli standard jazz totalmente singolari e affascinanti.
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