La FLC CGIL (sindacato scuola e università Cgil ) e la FP CGIL di Modena dopo il consiglio comunale di lunedì scorso e le dichiarazioni politiche che si sono succedute, rilevano la confusione che regna nel dibattito tra le forze politiche della città su un tema che dovrebbe unire e non dividere: il sistema di Istruzione modenese nella fascia d’età 0-6.
Tutta la discussione di queste ultime settimane non fa chiarezza su un punto generale e prioritario su tutti gli altri: “quale sistema e modello d’istruzione si ha intenzione di assicurare alla città di Modena? Un modello basato su Fondazioni pseudo-pubbliche?”
La storia del modello d’istruzione di questa città è tutt’altro ed era un vanto a livello nazionale, proprio perché in un sistema integrato d’eccellenza si era data la priorità ad una risposta pubblica, inclusiva e socialmente sostenibile: l’Istruzione è un diritto universale a cui la Repubblica deve una risposta pubblica intesa nelle sue diramazioni di Stato ed Enti Locali.
Lo strumento Fondazione, nato per rispondere temporaneamente ad una situazione emergenziale, non convinceva due anni fa e continua a non convincere ora, a maggior ragione alla luce di importanti novità legislative che consentirebbero una vera ed efficace gestione pubblica. Per mantenere un eccellente sistema di istruzione è necessaria una presenza forte dell’ente locale, l’esatto contrario dello stillicidio al quale stiamo assistendo, dove ogni anno il Comune rinuncia alla gestione di 1-2 scuole per cederle ad una Fondazione nata in un momento di emergenza.
Mentre si registra un’importante discussione a livello parlamentare per l’estrapolazione dal patto di stabilità del sistema d’istruzione 0-6, la nuova Amministrazione ha addirittura deciso di non assumere quelle poche insegnanti presenti nella graduatoria pubblica, preferendo inserire due nuove scuole nella Fondazione Cresci@mo, per un puro calcolo ragionieristico di risparmio e (pare) per una scelta politica ben precisa, della quale però non si intravvede la prospettiva, depauperando ancora di più la qualità del sistema d’istruzione locale e venendo meno ad una discussione iniziata con la precedente amministrazione sul fatto di non inserire altre scuole nella Fondazione.
E’ quindi necessario sospendere per il prossimo anno scolastico la delibera sull’inserimento di altre due scuole in Fondazione, riaprendo al contempo il tavolo negoziale dell’integrativo della Fondazione stessa in quanto non è accettabile avere lavoratori che con le stesse mansioni e gli stessi orari percepiscono mediamente 4000 euro in meno all’anno.
(FLC CGIL, Stefano Colombini – FP CGIL, Marco Bonaccini)
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