Come per magia gli 80 euro che il Presidente Renzi si era impegnato a riconoscere anche ai pensionati e agli incapienti, rischiano di scomparire. Ancora una volta sono i pensionati a dover sopportare sacrifici e sono ancora i pensionati ad essere utilizzati come una specie di cassa continua da cui prelevare e a cui non versare mai. Quegli 80 euro ci spettano, insieme alla fine del blocco della perequazione: abbiamo già dato e continuiamo a dare ogni mese versando una quota consistente delle intere entrate fiscali dello Stato. Renzi aveva assunto un impegno che oggi non può mettere in discussione: le assemblee già programmate per settembre saranno l’occasione utile per lanciare una campagna di mobilitazione generale di pensionati e pensionate, a partire dalla manifestazione regionale unitaria già fissata per il 23 settembre a Bologna. Noi non ci fermeremo perché le nostre richieste parlano di giustizia sociale ed equità.
(Bruno Pizzica, Segretario generale SPI CGIL Emilia Romagna)