In data odierna abbiamo ricevuto dall’Ufficio Scolastico Regionale l’informazione circa l’attribuzione dell’organico di fatto dei docenti per le scuole dell’Emilia Romagna per l’anno scolastico 2014/2015: 982 posti di cui 160 finalizzati alle scuole delle aree terremotate. Registriamo da parte del Ministero dell’Istruzione una risposta molto vicina alla necessità di posti aggiuntivi inoltrata dalle Organizzazioni Sindacali della Scuola in data 26 maggio 2014.
Questo è il risultato della mobilitazione con la quale abbiamo fatto vivere la nostra richiesta in questi mesi per rivendicare i posti necessari per far funzionare le scuole di ogni ordine di tutta la Regione: appelli, documenti di denuncia circonstanziati, presidi, incontri con i Prefetti e i rappresentanti delle Istituzioni a livello locale e regionale, ma soprattutto l’alleanza con i coordinamenti e i comitati dei genitori.
E’ stato premiato il lavoro collettivo delle istituzioni e delle parti sociali del nostro territorio e riconosciamo al dott. Versari e all’assessore Bianchi di aver ascoltato e condiviso le nostre richieste, di averle rappresentate al Miur con determinazione ed efficacia, di aver contribuito a difendere la quantità e la qualità del sistema scolastico pubblico di questa Regione, a partire dalla
scuola dell’infanzia e dal tempo pieno.
Possiamo affermare, citando la premessa del Report sul sistema scolastico dell’Emilia Romagna, che c è un pensiero condiviso: “IL FUTURO in questa regione comincia dai banchi di scuola”.
Ora ci aspettiamo una integrazione di posti finalizzati a specifiche esigenze ma soprattutto una risposta importante sugli organici del sostegno didattico in sede di autorizzazione dei posti in deroga e sugli organici del personale Ata.
Infine è urgente e necessario passare alla fase successiva: la stabilizzazione dei posti dell’organico di fatto e l’eliminazione del doppio organico ( di diritto e di fatto), per dare certezza al diritto costituzionale degli studenti, una risposta strutturale alle famiglie già al momento delle iscrizioni e non nel mese di agosto, stabilità e sicurezza ai lavoratori, ma anche qualità e continuità al sistema scolastico.
Gli interventi degli ultimi governi che hanno devastato la scuola pubblica e i modelli di qualità che la caratterizzavano richiedono un urgente inversione di tendenza. L’aumento della dispersione scolastica e degli abbandoni anche in questa regione, ci consegnano un quadro allarmante che richiede la definizione di un progetto complessivo che guardi alla qualità e all’innalzamento dei livelli di istruzione.
Noi non abbasseremo la guardia!
Garantire una scuola di qualità in una fase di crisi non è un lusso, ma un investimento per il futuro che garantisce non solo la qualità dell’apprendimento, ma anche inclusione, pari opportunità, mobilità sociale e processi democratici della nostra comunità.
(Le segreterie regionali Flc CGIL – CISL Scuola – UIL Scuola SNALS GILDA)