La crescita esponenziale negli ultimi dieci anni della tassa sui rifiuti oggi chiamata Tari a Modena deve essere analiticamente soppesata, giustificata, sia alla luce delle scelte operate dalle precedenti amministrazioni comunali, sia in materia di raccolta differenziata e di utilizzo dell’inceneritore.
La NUOVA TASSA TARI si rivela UN NUOVO SALASSO PER LE IMPRESE E PER I CONSUMATORI
Le notizie dei nuovi aumenti della Tassa sui Rifiuti Solidi Urbani, con l’introduzione del nuovo Tributo TARI, non ci stupiscono, né ci meravigliano. Semplicemente ci preoccupano per le conseguenze che determineranno sulle imprese, i loro dipendenti e sui consumatori. Saranno infatti colpiti, gli uni e gli altri.
Abbiamo denunciato sin dall’inizio dell’anno che molti pubblici esercizi avrebbero subito aumenti non del 30 o 40% – come scritto sugli Organi di Informazione – ma aumenti addirittura nell’ordine del 300%, se rapportati al vecchio regime tariffario della TARSU. L’aumento previsto del 30% in regime TIA, si aggiunge infatti agli aumenti già spropositati applicati negli anni scorsi alle tariffe TARSU. Sicché le attività che esercitano la loro attività nel Comune di Modena, che già soffrivano e ritenevano insostenibili i costi e le tariffe stabilite fino allo scorso anno, fino al punto di provocare un notevole contenzioso tributario, oggi subiranno un ulteriore salasso, che rischia di essere addirittura mortale per molte di esse.
Noi auspichiamo da anni una riduzione del carico fiscale dal mondo delle imprese, dei lavoratori e dei pensionati e vorremmo che anche le Amministrazioni Comunali, alle quali veniva scaricato il non gradevole compito di applicare una nuova, onerosissima, tassa, si facessero sentire.
La ripresa dei consumi, l’aumento della domanda interna, il versamento dei tributi comunali e l’ aumento del potere di acquisto delle famiglie non sono fattori slegati gli uni dagli altri e si possono ottenere solo con l’alleggerimento del carico fiscale, centrale e periferico. Ognuno deve fare la sua parte: per questi motivi invitiamo l’Amministrazione Comunale a valutare fino in fondo gli effetti che l’aumento della TARI produrrà e poi non ci si meravigli se ciò provocherà nella città di Modena nuove polemiche, chiusure di attività ed un ulteriore calo del potere di acquisto delle famiglie.
(Luigi Tollari, Segretario Generale CST UIL Modena e Reggio Emilia)