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Ospedale Regina Margherita Castelfranco, Liberi di scegliere: “Nell’assoluto silenzio della giunta, l’Ausl dice ‘sarà casa della salute con hospice’ ”

ospedale_castelfrancoPurtroppo, i nostri dubbi erano fondati: mentre la Giunta Reggianini persevera nel suo assordante silenzio, l’AUSL di Modena, con Deliberazione del Direttore Generale n. 96 del 17.06.2014 ha sancito la riconversione dell’Ospedale Regina Margherita in Casa della Salute “grande” con realizzazione di un “hospice” che, inizialmente, era previsto all’interno dell’ospedale di Baggiovara.
In particolare, si legge nella “Relazione illustrativa” allegata alla citata delibera che, allo stato attuale, il nosocomio presenta 50 posti letto d cui 23 di Medicina, 17 di lungodegenza e 10 di day-hospital (di cui 6 dedicati all’attività di Day Surgery e 4 di Medicina). In base alla deliberazione in trattazione, si passerà “”al graduale superamento della funzione di ricovero per acuti con attribuzione alla struttura del ruolo di Presidio territoriale in grado di erogare l’insieme delle cure primarie, attraverso l’apertura di una Casa della Salute di tipologia “grande” secondo i parametri regionali, garantendo altresì, nell’ambito di una gestione territoriale attività di Ospedale di Comunità e di Hospice””.

In particolare le aree destinate alla degenza saranno così articolate:
• 20 posti letto di Ospedale di Comunità;
• 10 posti letto di Hospice;
• Le attività chirurgiche saranno limitate alla sola chirurgia ambulatoriale.

Il costo complessivo di tale “riconversione” sarà di euro 3.405.000,00 finanziati in parte dallo Stato e dalla Regione con i fondi destinati inizialmente a realizzare l’hospice a Baggiovare ed alla ristrutturazione del Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura, mentre la realizzazione dell’Area Hospice sarà a carico dell’AUSL (€ 1.300.000,00).

Detto questo e ricordando che le scelte in campo sanitario sono sempre politiche, ci chiediamo ancora una volta perché a “pagare” programmazioni forse errate fatte in passato debbano essere Castelfranco Emilia ed i 75.310 abitanti del Distretto Sanitario 7 che resterà, molto probabilmente, privo anche del punto di primo intervento diurno la cui presenza non è prevista nella Casa della Salute e tantomeno nell’hospice.

Peraltro, nella stessa delibera nulla si prevede circa la futura organizzazione del servizio di emergenza-urgenza: con l’automedica promessa già nel 2009 e mai arrivata e con la probabile chiusura del Punto di Primo Intervento chi assicurerà il servizio??? La continuità assistenziale dei medici di Medicina Generale??? Ed ancora, sono presenti nell’attuale organico tutte le figure professionali previste per gestire un hospice??? Ci sarà un Direttore magari scelto tra gli “amici” politici??? Oltre ai costi di realizzazione, quali saranno quelli di gestione??? Cosa cambierà per il personale medico ed infermieristico attualmente in organico??? Cosa ne pensano i Sindacati??? Ma vista la disponibilità di fondi, non potevano essere valutate alternative come, ad esempio, la realizzazione di un hospice in altro luogo a cura di un privato da accreditare ed al contempo “ripotenziare” il Regina Margherita??? A tal proposito, forse qualcuno aveva già presentato progetti???

Anche questa volta, le decisioni sono state assunte subito dopo le elezioni ed ancora una volta né il Sindaco Reggianini e né l’Assessore alla Sanità Manni hanno ritenuto di informare e consultare i cittadini. E dire che si dichiarano democratici………

Modesto Amicucci, Presidente del “Comitato Liberi di Scegliere”
Marco Vignali – Andrea Ognibene, Vice Presidenti del “Comitato Liberi di Scegliere”

















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