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Revisione del Catasto fabbricati, si è costituito il ‘Coordinamento provinciale interassociativo’

casa-danaroElaborare una serie di proposte condivise per la revisione del Catasto fabbricati della nostra provincia, coinvolgendo anche gli ordini professionali. E’ questo l’obiettivo del ‘Coordinamento provinciale interassociativo Catasto’, espressione in chiave territoriale del Coordinamento nazionale delle Organizzazioni sulla riforma del catasto fabbricati che ha come obiettivo la definizione dei nuovi valori degli immobili nella provincia di Modena. “Il Coordinamento, che ha preso il via in questi giorni sotto la direzione della Cia di Modena, intende supportare l’attività della costituenda Commissione censuaria provinciale (che si occupa, appunto, della assegnazione dei nuovi valori catastali), in collaborazione con l’Agenzia delle entrate e l’Anci, l’associazione nazionale di comuni”, spiega Mirco Conti, responsabile fiscale della Cia e neo coordinatore dell’organismo.
Nel gruppo di lavoro fanno parte le associazioni di categoria della provincia di Modena: Abi, Ance, Casartigiani, Cia, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Confedilizia, Confesercenti, Confindustria, Consiglio del Notariato e Fiaip, oltre che i rappresentanti degli ordini professionali “che intendono agire con equità e trasparenza nella determinazione dei valori immobiliari – sottolinea Conti – perché questo è lo spirito dei componenti che vogliono collaborare fattivamente con l’Amministrazione finanziaria”.
L’iniziativa prende il via a seguito dell’iter avviato dal governo per la formulazione del nuovo catasto immobiliare, un aspetto che coinvolge da vicino cittadini e categorie economiche riguardo alle rendite catastali. A tutt’oggi, infatti, le valutazioni si basano sulla classificazione dei vani – classi e zone censuarie – ma, ad esempio due appartamenti del medesimo condominio – ma con finiture differenti e quindi con valori diversi – pagano le stesse imposte, determinando situazioni di scarsa equità. “Con l’introduzione della riforma – conclude Conti – si andrà ad un capovolgimento del sistema perché scatterà il concetto del ‘valore di mercato’ e della superficie in metri quadri che, con calcoli razionali, determineranno una più precisa rendita catastale”.

















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