Mercoledì 30 luglio, alle 9, il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e la presidente del Consiglio comunale Francesca Maletti deporranno al sacrario della Ghirlandina una cesta di fiori per commemorare l’eccidio che 70 anni fa, il 30 luglio del 1944, avvenne in Piazza Grande. Si trattò di una rappresaglia dei nazifascisti che uccisero barbaramente venti detenuti del carcere di S.Eufemia. Nove di loro erano partigiani, altri undici erano detenuti per altri motivi.
I nove partigiani erano: Geminiano Bisi (medaglia d’argento al valor militare), il padre Giulio Bisi, Gino Borelli, Franco Garavini, Gino Giovetti, Antonio Martelli, Nansen Neri, Agostino Rapini e Renzo Volpi.
“E’ stata – ricorda il sindaco Muzzarelli – una delle stagioni più sanguinose della Resistenza modenese. In montagna era al culmine l’offensiva nazifascista contro la Repubblica di Montefiorino, in città, quello stesso giorno i tedeschi uccisero altri tre civili per non essersi fermati al posto di blocco. E il giorno successivo fucilarono altri cinque partigiani. Sono passati settant’anni, e il coraggio e la passione democratica e per la libertà dei partigiani rappresentano un monito per tutti noi e un riferimento certo in anni di incertezze. La barbarie e la violenza del nazifascismo – aggiunge il sindaco – hanno perso, sconfitte dalla democrazia e dalla libertà. Valori che oggi devono unirci tutti. A chi allora perse la vita, e a tutti coloro che si sacrificarono, mettendo in pericolo la loro esistenza e quella delle loro famiglie, vanno la nostra gratitudine e il dovere del ricordo, sempre più intenso anno dopo anno”.
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