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Si è tenuto oggi l’incontro, presso la Regione Emilia Romagna, del tavolo di crisi della cooperativa edile CESI

edilizia_4L’incontro arriva all’indomani della sottoscrizione, presso il Ministero del Lavoro, dell’accordo per l’utilizzo di dodici mesi di CIG Straordinaria. Si è trattato di un passaggio interlocutorio che è comunque servito a consolidare ulteriormente l’accesso agli ammortizzatori sociali attraverso un verbale di incontro che prevede l’impegno del commissario liquidatore all’apertura della procedura di mobilità volontaria, l’attivazione di un tavolo con l’assessorato alla formazione per verificare i percorsi di riqualificazione professionale, l’attivazione di un tavolo regionale per la verifica di proposte industriali utili a facilitare una gestione unitaria della crisi della cooperativa. È stato inoltre affrontato il tema dell’anticipo da parte delle banche del trattamento di cassa integrazione in favore dei lavoratori con l’impegno di attivazione del tavolo circondariale. Acquisite pertanto le garanzie minime di salvaguardia del reddito per i lavoratori coinvolti (era questo infatti il primo obiettivo del sindacato), l’attenzione di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil è ora tutta concentrata alla convocazione al Ministero dello Sviluppo Economico del tavolo di crisi delle cooperative edili. L’incontro, che dovrebbe essere fissato per il giorno 29 luglio prossimo, servirà ad aprire il confronto con tutti gli interlocutori sulla drammatica situazione della cooperazione edile di questa regione a partire dalle situazioni più urgenti che in questo momento sono rappresentate da Cesi di Imola e Iter di Lugo. Continuiamo a pensare che sia necessario un impegno chiaro del movimento cooperativo che si traduca in un progetto industriale del comparto di medio-lungo termine attraverso processi aggregativi che siano in grado di garantire continuità e futuro alle imprese coinvolte. Pensiamo anche che condizione necessaria di questo processo debba essere la continuità occupazionale di tutti i lavoratori coinvolti e che debbano essere messi a disposizione strumenti di accompagnamento che consentano di gestire la fase transitoria di implementazione del progetto. Fillea, Filca e Feneal ribadiscono la necessità che in questa fase delicata ci sia il massimo di unità tra tutti gli attori del confronto (Lega Coop, Istituzioni Locali, Regione Emilia Romagna e Governo) affinchè si scongiuri il rischio di drammatiche conseguenze occupazionali sul nostro territorio, nonchè la perdita di importanti soggetti imprenditoriali e più in generale di uno straordinario patrimonio di professionalità che andrebbero irrimediabilmente disperse. (FILLEA – FILCA – FENEAL E.R., L. Giove – C. Raghitta – A. Cuppone)

















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