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Bologna: al via la nuova organizzazione del sistema di servizi integrati a sostegno della domiciliarità

assistenzaAssistenza domiciliare, servizio pasti, centro diurno e ricovero temporaneo di sollievo. Lo scopo è quello di assicurare adeguatezza di servizi, dignità e sicurezza alle persone che, pur restando al proprio domicilio, necessitano di assistenza e un modo concreto e veloce per dare aiuto e supporto ai loro caregiver.

I mutamenti sociali che caratterizzano la società contemporanea da tempo stanno mettendo in discussione le modalità di organizzazione e gestione degli interventi e servizi sociali e socio-sanitari a favore di persone anziane non autosufficienti. L’allungamento della speranza di vita e il conseguente invecchiamento della popolazione hanno provocato l’incremento della domanda di aiuto da parte degli anziani e dei loro caregiver.
Il Comune di Bologna vuole privilegiare interventi a sostegno della domiciliarità riconoscendone il valore aggiunto rispetto al ricovero in struttura residenziale dell’anziano non autosufficiente e per questo ha organizzato un sistema di servizi a sostegno della domiciliarità, in collaborazione con ASP città di Bologna e Ausl Distretto di Bologna.
Il Sistema prevede, mediante una valutazione del bisogno che tiene conto sia degli aspetti sociali sia di quelli sanitari, l’ammissione ad un’unica linea d’intervento sulla domiciliarità che comprende diversi servizi: assistenza domiciliare e servizi connessi, in particolare servizio pasti, centro diurno e ricovero temporaneo di sollievo.
Tale modalità organizzativa è stata sperimentata per alcuni mesi nei quartieri Borgo Panigale, Reno e Savena ed è stata implementata nel mese di maggio 2014 su tutto il territorio cittadino.

Gli obiettivi che si intendono perseguire attraverso l’implementazione del Sistema di Servizi a Sostegno della Domiciliarità sono:
– la semplificazione dei processi nella fase di valutazione e ammissione alle prestazioni, focalizzando l’attenzione sul bisogno e sulle conseguenti risposte possibili, piuttosto che sulla singola prestazione;
– la personalizzazione degli interventi sia in fase di definizione del Piano Individualizzato degli Interventi, sia, soprattutto, in fase di adeguamento dell’intervento in relazione al mutare del bisogno (aggravamento, necessità di ricovero di sollievo, ecc.);
– l’integrazione degli interventi dei servizi sociali e sanitari territoriali con le risorse dei Caregiver e con le prestazioni acquistate privatamente dal cittadino.

 

 

















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