Giro di vite dell’Unione Europea per la sicurezza stradale: al momento del rilascio o del rinnovo della patente, 500 milioni di europei saranno soggetti a test valutativi su eventuali disturbi respiratori che compromettono il riposo generando sonnolenza diurna e provocando il 22% degli incidenti.
“E’ stata infatti approvata una direttiva che impegna gli Stati membri a varare una legge che obblighi i conducenti di auto, moto, furgoni e camion a rispondere a specifiche domande su malattie come l’OSAS (Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno). – Commenta il dott Giuseppe Pottocar Direttore di ACI Modena- In caso vi siano sospetti relativi a questa patologia scatta il rinvio a uno specifico consulto medico. A seguire, qualora l’esito fosse positivo, si potrà comunque guidare un veicolo dimostrando le terapie in corso e la validità della patente varierà tra 2 e 3 anni secondo la gravità dei disturbi”.
La decisone presa è un passo importante per garantire più sicurezza sulle strade attraverso una maggiore consapevolezza degli automobilisti sui propri limiti. E’ necessario che vi sia un più ampio spettro nell’accertamento di patologie sottovalutate e spesso ignorate. Sono anni che l’ ACI sollecita il giusto inquadramento di tutti i disturbi fisici che compromettono le capacità di chi è si mette al volante, senza che gli stessi ne abbiano consapevolezza.
“Parallelamente non si può colpevolizzare chi ne è affetto – conclude il Direttore- ne limitarne ingiustamente il diritto alla mobilità con un proprio mezzo che oggi è alla base della vita quotidiana”.
