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Bologna: Grupo de Rua, Virginio Merola, Eva Robin’s domani a ‘Cuore di Brasile’

GruppoDeRuaTredici ragazzi dalle strade di Rio de Janeiro in uno scatenato spettacolo che mescola hip hop e danza contemporanea: ecco “H3”, il travolgente show del Grupo de Rua, guidato dal coreografo Bruno Beltrão, che da anni sta realizzando questa straordinaria esperienza: artistica, sociale, umana. “H3” si può vedere al festival “Cuore di Brasile” in programma a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485, Bologna; infoline 051.566330 – www.teatridivita.it), giovedì 26 giugno, alle ore 21.15, con replica venerdì 27.
Ma la serata del festival è ricca di altre proposte. Anzitutto, il ritorno delle “Lettere dal fronte interno”: lettere scritte da personalità brasiliane, lette dai loro omologhi italiani. Si inizia alle 21 con il sindaco di Bologna Virginio Merola che legge la lettera del sindaco di São Paulo Fernando Haddad.
Prima ancora, alle ore 20, il “Delirio di una TRANS populista. Un pezzo dedicato a Elfriede Jelinek”, il nuovo spettacolo di Andrea Adriatico, con Eva Robin’s. E a seguire, alle ore 22.30, il film “O som ao redor” di Kleber Mendonça Filho (2012), giudicato dal “Financial Times” come uno dei più importanti della storia del cinema brasiliano. E, per tutta la sera, il gustoso ristorante brasiliano di José Rabelo.
Il festival è nell’ambito di “bè bolognaestate 2014”, in collaborazione con Comune di Bologna, Regione Emilia Romagna, Fondazione del Monte, Fondazione Carisbo. Con la collaborazione di Espírito Mundo, il patrocinio dell’Ambasciata del Brasile e l’adesione del Presidente della Repubblica.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

Alle 17.00 si aprono gli spazi del festival, con la mostra di Belém de Oliveira. Una mostra fotografica in bianco e nero. Di paesaggi, figure, uccelli… Uno sguardo inedito dal e sul Brasile. Senza colori. Lasciando che i colori trapelino invisibili dai chiaroscuri e dai contrasti, e rimbalzino dall’anima della fotografia al cuore di chi guarda.

Alle 19.00 apre il ristorante brasiliano. Piatti e bevande brasiliane, servite nello spazio con tavoli all’aperto nella fresca cornice del Parco dei Pini. La cura del ristorante è affidata all’esperienza di Brasil Foods e dello chef José Rabelo. Il menu comprende, tra l’altro, carne e piatti vegetariani, frutta e picanha, nonché l’immancabile caipirinha.

Alle 19.00 apre il ristorante brasiliano. Piatti e bevande brasiliane, servite nello spazio con tavoli all’aperto nella fresca cornice del Parco dei Pini. La cura del ristorante è affidata all’esperienza di Brasil Foods e dello chef José Rabelo. Il menu comprende, tra l’altro, carne e piatti vegetariani, frutta e picanha, nonché l’immancabile caipirinha.

Alle 20.00 tocca al teatro, con “Delirio di una TRANS populista. Un pezzo dedicato a Elfriede Jelinek” di Andrea Adriatico, con Eva Robin’s, Saverio Peschechera, Alberto Sarti, Stefano Toffanin. Lo spettacolo, dedicato idealmente e affettuosamente a Marcella Di Folco, è una produzione di Teatri di Vita, che riprende l’opera che la Jelinek dedicò al leader austriaco Jörg Haider. Una rilettura straniante per accarezzare il mondo logorroico della scrittrice austriaca e per sondare il mondo macerato in cui agiscono i fantasmi, fin troppo realistici, dell’orrore quotidiano in cui viviamo, in una visione al contempo politica e psicologica dei nostri ingloriosi anni. Il lavoro fatto da Eva Robin’s sotto la direzione di Andrea Adriatico è “un pezzo”: Ein Stück, lanciato come il frammento di un discorso, amoroso e rabbioso al tempo stesso, verso il presente.

Alle 21.00 tornano le Lettere dal fronte interno. Il primo appuntamento vede il sindaco di Bologna Virginio Merola che legge la lettera del sindaco di São Paulo Fernando Haddad.

Alle 21.15 è l’ora della danza con lo spettacolo “H3” del Grupo de Rua, diretto da Bruno Beltrão. Co-produzione: Kunsten Festval des Arts (Belgio), Festval Internacional de las Artes de Castlla y León (Spagna), Grand Theatre de La Ville (Lussemburgo), Festval d’Automne à Paris (Francia).
Dai sobborghi brasiliani ai festival internazionali, la danza di strada irrompe nella scena contemporanea in una personale visione di Bruno Beltrão, giovane direttore artistico e coreografo della compagnia di danza Grupo de Rua. Il lavoro di Bruno Beltrão con il Grupo de Rua s’ispira alla danza di strada, quella “rua” di un sobborgo industriale alle porte di Rio de Janeiro in cui i performer hanno iniziato a danzare fin da giovanissimi, divenendo presto protagonisti delle più importanti competizioni nazionali di breakdance, ma anche di progetti sociali destinati alle popolazioni più povere del Brasile.
Nel panorama artistico internazionale Bruno Beltrão si è già guadagnato il merito di aver impresso alla danza di strada una svolta accolta come una piccola rivoluzione: aver liberato l’hip hop dal suo cliché di codici e formalismi, per trasformarlo da tecnica a linguaggio, da virtuosismo a danza contemporanea.
Il Grupo de Rua è stato fondato da Bruno Beltrão nel 1996 a Rio de Janeiro. Nel 2000 Beltrão viene ammesso al Centro Universitário da Cidade di Rio e l’anno successivo debutta sulla scena brasiliana con la performance From Popping to Pop. Ad essa hanno fatto seguito le produzioni H2 e H3 presentate in importanti festival internazionali. Lo spettacolo H3, che ha debuttato nel 2008 al Festival VIE di Modena, è caratterizzato da una costante contaminazione di linguaggi coreografici remixati insieme: dall’hip pop, alla breakdance, alla capoeira, il corpo reinventa un linguaggio di pose e gesti, stabilendo inedite forme d’incontro.

Alle 22.30 torna il cinema, con “O som ao redor” di Kleber Mendonça Filho (2012), con Irandhir Santos, Gustavo Jahn, Maeve Jinkings.
Il film narra dell’arrivo di una milizia di strada in un quartiere della zona sud di Recife abitato dalla classe della media-borghesia, un evento che cambia inevitabilmente la vita dei residenti locali. Mentre alcuni celebrano la pace portata dalla vigilanza privata, altri passano attraverso momenti di estrema tensione.
Miglior film brasiliano al San Paulo International Film Festival.
Kleber Mendonça Filho, critico cinematografico e poi regista, è balzato alla fama internazionale quando la sua opera prima O som ao redor è stata inclusa dal “New York Times” nella lista dei 10 migliori film del mondo nel 2012 insieme a, tra gli altri, Django unchained di Tarantino e Lincoln di Spielberg; rilanciato dal “Financial Times” come uno dei film più importanti nella storia del cinema brasiliano.
















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