Si è svolto oggi a Bologna il Meeting Italo-Tedesco “Verso una piattaforma meccanica europea”, promosso da Confindustria Emilia-Romagna insieme con l’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania in Italia.
Confindustria e BDI, l’organizzazione delle imprese tedesche, si incontrano da alcuni anni a Bolzano per discutere problemi e prospettive dell’industria nei rispettivi Stati, che rappresentano i due più importanti paesi industriali europei. In questo quadro, grazie alla disponibilità dell’Ambasciata di Germania in Italia, è emersa l’opportunità di avviare un percorso di approfondimento su uno dei pilastri portanti dell’economia dei due Paesi: l’industria meccanica.
Il Meeting è stato organizzato con la collaborazione di UniCredit ed Alma Graduate School, la business school dell’Università di Bologna, e il contributo di BRT.
“Abbiamo scelto di organizzare questo incontro in Emilia‐Romagna, cuore dell’industria meccanica italiana – dichiara Maurizio Marchesini, Presidente di Confindustria Emilia-Romagna – perché le relazioni produttive e commerciali tra la Germania e la nostra regione rappresentano un ricchissimo interscambio di competenze e know how industriale, di cui abbiamo quotidiana conferma.
Oggi abbiamo fatto un primo passo per avviare un confronto che ci consenta di mettere a fuoco esigenze e temi comuni, opportunità di collaborazione e proposte specifiche per stimolare politiche industriali più efficaci, a partire da quelle dell’Unione Europea. Penso ad esempio ai temi collegati al cambiamento tecnologico che già oggi sono realtà, come la manifattura additiva, l’Industria 4.0 e l’impatto che la digitalizzazione dell’industria avrà sui prodotti e sui processi produttivi, all’evoluzione globale dei mercati e delle filiere produttive, alle politiche per la formazione e lo sviluppo delle risorse umane e nuovi e diversi modelli di finanziamento delle imprese.
Attorno al tavolo – conclude il Presidente regionale degli industriali – abbiamo avuto alcune delle più importanti imprese della nostra regione che operano nella manifattura meccanica ed hanno da tempo una presenza produttiva e commerciale in Germania, ed alcuni “testimonial privilegiati” dell’industria tedesca con interessi diretti in Italia”.