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Il Rifugio Cai “Cesare Battisti” ha un nuovo gestore

RifugioBattistiBigiMascia Prodi ha lasciato, dopo tre anni, la gestione del Rifugio Cai “Cesare Battisti” a Lama Lite. La Sezione reggiana del Cai, proprietaria del rifugio, dopo aver ringraziato Mascia Prodi per l’impegno e la passione profusa nella gestione del Battisti, si è subito impegnata per cercare un nuovo gestore, individuandolo in Gianluca Bigi, socio del Cai dal 1996 e grande appassionato di montagna.
Gianluca Bigi ha iniziato a frequentare la montagna facendo tutti i corsi organizzati della Sezione reggiana del Cai: escursionismo, ferrate, alpinismo e escursionismo invernale. rimanendo poi nell’ambito dell’organizzazione degli stessi corsi come accompagnatore. Recentemente è stato nominato AE (accompagnatore escursionistico) all’ultimo corso regionale del Cai. Il nuovo gestore ha quindi una grossa esperienza di montagna, e in più ha collaborato nella precedente gestione di Mascia Prodi.
“Intendo dare continuità – spiega Bigi – agli ultimi anni di gestione, durante i quali ho sicuramente implementato la conoscenza e l’immagine del rifugio. Mi auguro di riuscire a portare anche qualcosa di nuovo e personale, rivolto anche alle nuove generazioni, per diffondere la conoscenza e la fruizione del nostro territorio e del rifugio”.
Per informazioni e prenotazioni: 348-5954241,oppure 0522-897497 (rifugio), www.rifugio-battisti.it.
Il Rifugio Cesare Battisti, di proprietà della Sezione di Reggio Emilia del Cai, sorge a 1761 metri nei pressi di Lama Lite, nel cuore del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano. In splendida posizione tra i gruppi del Monte Cusna e del Monte Prado, il Rifugio Battisti è al centro di una fitta rete di sentieri, provenienti dalla Toscana e dall’Emilia.
E’ raggiungibile da Civago, Febbio, Ligonchio, dal Passo delle Radici e delle Forbici, dalla Garfagnana e dal Passo di Pradarena. E’ posto tappa della Gea (Grande Escursione Appenninica), del Sentiero Spallanzani e dell’Alta Via dei Parchi. E’ una solida costruzione in sasso, armonicamente inserita nell’ambiente, con 30 posti letto e 9 nel rifugio invernale. Può accogliere a tavola 50/55 persone in due sale, oltre a 40 persone all’aperto nell’area adiacente al rifugio, dotata di tavoli in legno.
Il Battisti fu costruito la prima volta nel 1925 dall’UOEI ((Unione Operaia Escursionisti Italiani). Fu dedicato al martire trentino Cesare Battisti. Dopo un anno il rifugio (per evitare il rischio che la proprietà confluisse nelle strutture del regime fascista e cioè nell’ Opera Nazionale Dopolavoro) venne ceduto al CAI che lo ampliò. Durante la guerra venne utilizzato come rifugio dai Partigiani e poi bruciato per rappresaglia dai nazifascisti. Nel 1968 la Sezione reggiana del CAI decise di ricostruirlo, e nel 1970 il “nuovo” Battisti venne inaugurato. Il rifugio negli anni è diventato una delle mete escursionistiche più importanti dell’Appennino Settentrionale, tanto da far decidere al CAI reggiano un ampliamento: la nuova ala è stata inaugurata nel 2007, e ha dato al rifugio la veste attuale.

Rifugio-Battisti-LamaLite
Il Rifugio Battisti è base in inverno per gli alpinisti, gli scialpinisti, i fondisti e gli appassionati di ciaspole. Nelle altre stagioni è un riferimento ideale per l’escursionismo, il turismo equestre e la mountain.bike.
















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