Si è concluso lo studio presentato lo scorso settembre a Palazzo Allende – sostenuto dalla Provincia di Reggio Emilia e dal Consorzio Fun Italian Export, di cui è capofila l’azienda reggiana Preston & Barbieri Srl – finalizzato alla stesura di linee guida a livello nazionale ed europeo per garantire la possibilità alle persone diversamente abili di fruire dei parchi divertimento. Gli esiti di questo progetto veramente innovativo in grado di valorizzare assieme all’impegno della Provincia in materia di pari opportunità, l’eccellenza del tessuto produttivo locale che riesce ancora a distinguersi sulla scena internazionale per quanto riguarda la competitività e la ricerca, sono stati illustrati questa mattina da Ilenia Malavasi, assessore all’Istruzione della Provincia di Reggio Emilia, dal responsabile del progetto, Gianni Chiari, e da Paola Barbieri, amministratore delegato della Preston & Barbieri Srl.
Di quasi un centinaio di pagine la corposa ricerca che illustra le “Linee guida per l’accessibilità e la fruibilità dei parchi di divertimento per persone con esigenze speciali” e che è stata realizzata dopo una serie di test condotti su 30 soggetti con sindrome di Down, “in quanto più facilmente individuabili e, quindi, maggiormente a rischio discriminazione”, 30 soggetti con disabilità fisiche e sensoriali (ma anche persone uscite dal coma) e 30 normodotati di stessa età e scolarizzazione. Tutte le diverse problematiche sono state analizzate sotto il profilo scientifico (con 7 tra medici e professori universitari, nonché l’Istituto superiore della sanità), giuridico (5 tra giudici ed avvocati), da 7 esperti dell’industria e delle associazioni e, per quanto riguarda le situazioni di emergenza, da 3 esperti dei vigili del fuoco.
“Analizzando i livelli di cortisolo prima, durante e dopo un’attrazione, è stato ad esempio appurato scientificamente che normodotati o diversamente abili registrano gli stessi livelli di stress”, ha detto il direttore tecnico del progetto, Gianni Chiari., sottolineando come questo lavoro “sia veramente di livello pioneristico, e viene apprezzato da tutto il mondo, compreso da chi, come Stati Uniti o Canada, è all’avanguardia nel settore del divertimento: queste linee guida, che abbiamo illustrato a Parigi e a Orlando, a Dubai e in Svezia e ora presenteremo nella versione definitiva ad Amsterdam, rappresentano il punto di partenza di un lavoro che durerà anni”.
L’assessore Ilenia Malavasi ha ricordato le ragioni del sostegno della Provincia a questo progetto, “che non solo permette di eliminare barriere di tipo fisico, ma soprattutto culturali, ma anche di sostenere le imprese reggiane nella progettazione di attività innovative”. “In questi anni la Provincia ha svolto un importante e prezioso lavoro a favore delle persone diversamente abili, che ci ha visti impegnati in questi anni nel mondo della scuola, ma anche in quello del lavoro e del tempo libero, perché la nostra priorità è sempre stata la tutela dei diritti di tutte le persone e le pari opportunità per tutti i cittadini”.
Un progetto così importante progetto e innovativo non poteva che nascere a Reggio Emilia, che rappresenta – insieme al Veneto – la “capitale” di questo settore di nicchia che però, grazie a quote di export del 95%, ha saputo resistere alla crisi, registrando solo nel 2009 una flessione. Qui, del resto, hanno sede molti associazioni nazionali ed europee del settore, a partire dal Consorzio Fun Italian Export, di cui è presidente Francesco Ferrari della Preston & Barbieri Srl che ne è la capofila, che vanta l’adesione di ben 27 aziende italiane che producono giostre ed attrezzature per parchi divertimento e parchi a tema. La maggior parte di esse sono dislocate proprio nei territori reggiano e modenese e ne fanno parte, tra le altre, M.P. Group srl (Reggio Emilia), D.P.F. Automation srl (Reggio Emilia), ECO elettrocomponenti srl (Reggio Emilia), Automatic Toys Modena srl, Cogan srl (Soliera), Ital-Resina di Di Talia Angelo (Ganaceto), Adalio srl (Spilamberto).
“Garantire la massima sicurezza per tutti è per noi fondamentale”, ha detto Paola Barbieri, amministratore delegato della Preston & Barbieri Srl: “Queste linee guida ci hanno già permesso di adeguare attrazioni come lo space-battle, ma soprattutto saranno importantissime nella progettazione delle nuove giostre perché l’innovazione rappresenta il principale punto di forza del nostro settore”.
Accanto alla Preston & Barbieri srl hanno lavorato al progetto non solo le aziende del Consorzio per l’internazionalizzazione Fun Italian Export s.c., ma anche un pool di esperti, soprattutto medici e giuristi di fama internazionale. Numerose sono state anche le collaborazioni e i patrocini messi in campo da parte delle associazioni, tra cui l’Istituto superiore della sanità, l’ospedale Bambin Gesù di Roma, Ancasvi (Associazione nazionale costruttori attrezzature spettacoli viaggianti), Anesv (Associazione nazionale esercenti spettacoli viaggianti), Consorzio C.A.S.A. (Consorzio attività specialistiche per le diverse abilità), Coordown (Coordinamento nazionale associazioni persone con sindrome di Down), Eaasi (European association amusement supplier industry), Iaapa Europe (International association of amusement parks and attractions, Brussels), e Pianeta Down.