La festa dedicata all’erbazzone reggiano andata in scena il 7 e l’8 giugno a Montecavolo di Quattro Castella ha fatto registrare numeri da record. Centinaia di persone hanno preso d’assalto gli stand dei prodotti tipici, i laboratori, le mostre e i mercati nel corso di una due giorni che ha trasformato il paese nella capitale dell’erbazzone. Anima dell’iniziativa ancora una volta sono stati i Laboratori Emiliani Alimentari con i marchi Nonno Pepi e Nonna Lea, quest’anno per la prima volta affiancati nell’organizzazione dalla Congrega dell’Erbazzone, nata per tutelare e valorizzare la specialità in Italia e all’estero.
Giunta alla sesta edizione, la Sagra ha segnato numeri da record: in due giorni sono stati consumati una tonnellata e 266 chili di erbazzone, 6500 pezzi di gnocco fritto, 2000 pezzi di erbazzone fritto. Tutti i prodotti sono stati offerti gratuitamente dall’azienda Nonna Lea, il denaro ricavato sarà donato alla Fondazione Mario Negri e verrà utilizzato per pagare una borsa di studio a un giovane ricercatore.
Un successo anche per la Congrega dell’Erbazzone, che è stata capofila nell’organizzazione dell’evento. A dare vita all’associazione culturale, la prima e al momento unica in provincia di Reggio, è stato un gruppo di appassionati che ha deciso di investire tempo e idee per valorizzare un prodotto che è molto di più di una semplice torta salata. L’anima della Congrega, nonché presidente, è Alice Benassi, socia di Nonna Lea e organizzatrice della Sagra dal Scarpasoun che ha detto: “Siamo molto soddisfatti dell’entusiasmo e dalla partecipazione che ha accompagnato questi due giorni di festa. Voglio ringraziare tutte le persone che hanno contribuito all’organizzazione della Sagra e le centinaia di persone che hanno partecipato. Non solo la Congrega in due giorni ha raccolto numerosissime adesioni, ma siamo riusciti a raccogliere una somma sufficiente per pagare una borsa di studio ad un giovane ricercatore. Insomma, il bilancio è positivo su tutti i fronti e contiamo di ripetere il prossimo anno.”