Il segretario provinciale del Pd Lucia Bursi sul voto amministrativo a Modena: “La Giunta di Muzzarelli sarà di rinnovamento, una squadra di persone capaci, donne e uomini in grado di far ripartire la città. Quanto alle voci di una presunta presenza in Giunta, non è un’ipotesi percorribile: sono stata eletta da pochi mesi alla Segreteria provinciale del Pd, è un lavoro da svolgere al meglio che non può considerarsi compiuto in questi pochi mesi di attività”.
“Gian Carlo Muzzarelli costruirà una squadra di persone capaci: donne e uomini in grado di fare ripartire la città”: così il segretario provinciale del Pd Lucia Bursi in merito alla composizione della Giunta di Modena. “Ora il sindaco deve fare la sua Giunta e sono certa che lo farà dando grande spazio alla capacità, al merito, alla rappresentanza di genere, strutturando una squadra di rinnovamento. Dico che Gian Carlo deve fare la “sua” Giunta perché la Giunta deve essere scelta con piena libertà dal sindaco, deve essere la “sua” squadra di governo della città. In generale per i sindaci, ma nello specifico mi riferisco a Modena, ritengo inaccettabili veti e imposizioni: sono modalità che non sostengono il cambiamento che è in corso”. Lucia Bursi interviene anche sulle voci relative ad un suo ruolo in Giunta: “Non ho parlato di Giunta prima del ballottaggio perché mi sembrava fuori luogo. Detto questo, quella di una mia presenza in Giunta non è un’ipotesi percorribile: sono stata eletta da pochi mesi alla Segreteria provinciale del Partito democratico, abbiamo costruito una Segreteria capace di portare rinnovamento, ci sono risposte da dare alle persone che hanno speso la loro fiducia nel progetto presentato con la mia candidatura. E’ un lavoro da svolgere al meglio e che sicuramente non si può considerare compiuto in questi pochi mesi di lavoro. Ora proseguiamo col rinnovamento: nelle diverse Amministrazioni, nei Consigli comunali, nei Circoli del Pd a livello provinciale abbiamo risorse importanti, giovani capaci che con il loro impegno contribuiranno a dare risposta alla grande fiducia che il Pd ha maturato nella nostra provincia col voto delle Europee grazie alla grande spinta propulsiva di Renzi e con l’elezione di tanti sindaci del Pd”. Il segretario provinciale Bursi liquida, poi, le voci secondo le quali la scarsa affluenza del ballottaggio solleverebbe un tema di scarsa legittimazione del nuovo sindaco di Modena: “La vittoria di Gian Carlo è stata piena e netta. Il calo dell’affluenza è evidente e diffuso a livello nazionale, ma la chiave di lettura deve esse univoca: vale a Modena come a Perugia e a Livorno. Si perde e si vince coi voti che ci sono”.