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Truffa al parmigiano: bresciano denunciato dai carabinieri di Sant’Ilario

parmigianoreggiano_2Una mail esca per chiedere informazioni e aver un contatto presso il caseificio preso di mira poi l’ordine delle forme pagate con apparenti regolari assegni poi risultati falsificati. In questo modo un astuto truffatore ha raggirato un’azienda reggiana acquistando una decina di forme di parmigiano reggiano “pagate” con un apparente e regolare assegno circolare poi risultato falso e per questo non esigibile. Un colpo che potrebbe essere la punta di un iceberg di una piu’ ampia truffa su cui ora si stanno concentrando le indagini dei Carabinieri di Sant’Ilario d’Enza a cui l’azienda reggiana raggirata ha sporto denuncia. I militari di Sant’Ilario d’Enza, a conclusione delle relative indagini, con l’accusa di truffa hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 54 enne residente ad Erbusco, in provincia di Brescia. Secondo la ricostruzione investigativa dei Carabinieri l’uomo, attraverso una mail “conoscitiva” indirizzata all’azienda reggiana otteneva un primo contatto con cui intavolare, per conto e per nome della sua inesistente azienda, una trattativa per l’acquisto di forme d parmigiano reggiano. Dopo il primo contatto nel corso dei quali veniva intavolata una trattativa di compravendita di forme di parmigiano reggiano, lo scorso mese di aprile, si arrivava alla conclusione della trattativa con l’acquisto di una decina di forme di parmigiano acquistate dall’azienda del bresciano ma mai pagati. L’assegno ricevuto a pagamento delle forme acquistate per un importo di oltre 3.000 euro, è risultato essere infatti un assegno circolare falsificato e per questo non pagabile. Data l’impossibilità di mettersi in contatto con l’acquirente che nel frattempo è sparito nel nulla l’azienda reggiana riconducendo la compravendita ad una truffa si è vista costretta a rivolgersi ai carabinieri di Sant’Ilario d’Enza che grazie anche ad indagini telematiche acquisivano incontrovertibili elementi di responsabilità nei confronti del predetto bresciano che ora è chiamato a rispondere del reato di truffa.

















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