“La strada imboccata dal Governo è quella giusta”. Commenta così il presidente di Confagricoltura Emilia Romagna, Guglielmo Garagnani, l’approvazione in Senato dell’emendamento volto a rivedere le misure introdotte dal comma 1 dell’articolo 22 del decreto-legge n.66 del 2014 in tema di agro energie, evitando così di compromettere in maniera definitiva l’equilibrio economico-finanziario delle imprese agricole che hanno investito nel settore delle rinnovabili.
Con la nuova formulazione “la tassazione viene limitata ai corrispettivi relativi alla valorizzazione dell’energia ceduta ed è confermato il reddito agrario per la produzione di energia corrispondente ad una potenza di 200 kW per il fotovoltaico e di 300 kW per il biogas e le biomasse”.
“Però non basta – osserva il presidente Garagnani – perché l’emendamento produce effetti solo per l’anno in corso. Pertanto esortiamo il Governo a stabilizzare la norma anche per gli anni futuri”.
“Le numerosissime imprese agricole associate a Confagricoltura che in Emilia Romagna hanno scelto di investire nella produzione di energia da fonti rinnovabili – conclude Garagnani – hanno necessità di regole certe, al fine di assicurare un futuro alle rinnovabili agricole verso la diminuzione delle emissioni in atmosfera e, più in generale, per la tutela dell’ambiente, in linea con gli obiettivi fissati dall’Unione Europea. Se tale stabilità è già stata raggiunta sul fronte dei procedimenti autorizzativi, lo stesso non si può dire purtroppo sul piano fiscale e tributario”.