La grave sofferenza della macchina comunale, che si ripercuote sulla qualità dei servizi garantiti ai cittadini di Sassuolo, è testimoniata dalla relazione stessa di fine mandato della giunta Caselli, nella quale fra tante voci, si rilevano per esempio la chiusura della stamperia comunale, la soppressione dell’Ufficio Europa e numerose altre apparenti “economie di spesa”, che si devono al Direttore generale designato dall’Ente, con un compenso che in cinque anni ha raggiunto i 415mila euro per un’opera prestata part time due mattine alla settimana. Allo stesso direttore generale si deve il progetto di valutazione delle performance “Mettiamoci la faccia”, che a fronte di una ingente spesa per l’attivazione, rappresenta uno dei fallimenti più evidenti della giunta Caselli: basta guardare i dati di marzo, gli ultimi presenti sul sito comunale: agli sportelli hanno espresso il giudizio solo due persone (una sola positivamente); per i servizi web su quasi millesettecento contatti hanno espresso un giudizio 16 persone e solo 6 positivamente.
Il fallimento della gestione del personale da parte della giunta Caselli sta tutto in queste voci e numeri.
Con la stessa cifra elargita al solo direttore generale sarebbe possibile fare molto di più per il personale comunale e per i cittadini sassolesi che al Comune si rivolgono: per prima cosa è possibile arrivare all’apertura di uno sportello unico nel quale il cittadino possa risolvere tutte le sue esigenze verso l’ente; un unico riferimento, con personale preparato adeguatamente, in cui richiedere dalla carta di identità al permesso per costruire, senza spostarsi di ufficio in ufficio, di sede in sede.
In più verrà realizzato un piano per il personale affinché sia in grado di svolgere un ruolo di progettazione, esecuzione e verifica dell’efficacia dei servizi e dei progetti svolti attraverso appalti, concessioni, società partecipate; avere una conoscenza base della lingua inglese; avere percorsi di formazione per aggiornare le sue competenze o rinnovarle secondo le esigenze dell’ente.
Inoltre un Ufficio per la programmazione, lo sviluppo e il lavoro, capace di fare integrazione fra i servizi, seguire il coordinamento dei progetti più importanti e più complessi, come: la green economy, le attività di formazione e inserimento lavorativo dei giovani e di membri di famiglie a reddito zero, la promozione del bilinguismo e l’alfabetizzazione ai linguaggi informatici, semplificazione burocratica, progetti di marketing territoriale (drasticamente ridotti dalla giunta Caselli, proprio nel momento in cui il territorio ne avrebbe maggiore esigenza).
Infine, il ritorno dell’Ufficio Europa, con obiettivi e progetti seri, per sfruttare i progetti europei per la lotta alla povertà, la promozione dell’occupazione, il risparmio energetico e l’energia alternativa, gli incentivi alla ricerca e allo sviluppo, l’abbattimento dell’abbandono scolastico.
Sonia Pistoni – Partito Democratico