Nell’attuale difficile contesto sociale ed economico in cui la condizione di fragilità occupazionale riguarda fasce sempre più ampie della popolazione, la Provincia di Bologna, in accordo con i Comuni e con gli altri attori aderenti al Cantiere per il contrasto alle vulnerabilità sociali (Associazioni imprenditoriali, Organizzazioni Sindacali, Terzo Settore, Azienda USL, Camera di Commercio e Fondazioni) ha condiviso la necessità di assumere interventi volti a promuovere azioni di sostegno per favorire l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, a maggiore rischio di esclusione dal mondo del lavoro.
Con questi obiettivi è stato redatto il Regolamento-tipo delle procedure contrattuali per l’inserimento lavorativo di persone in condizione di svantaggio (già approvato dalla Conferenza Metropolitana il 10 giugno 2013 ed inviato ai Comuni) che è approdato martedì scorso in Consiglio provinciale dove ha ottenuto 20 voti a favore (Pd, Fds, Psi-Maie) e 10 astenuti (Pdl, Fi, Udc, Sc, Ncd, Pagnetti-Misto).
Il Regolamento prevede nello specifico:
• l’impegno preciso della Provincia di Bologna a destinare una percentuale pari ad almeno il 5% della propria spesa per l’affidamento di beni e servizi a contratti che prevedano l’inserimento lavorativo di categorie svantaggiate;
• l’indicazione di criteri di valutazione dei progetti individuali di inserimento lavorativo;
• la promozione di un sistema di monitoraggio e controllo dell’esecuzione dei contratti, mediante la costituzione di una apposita Commissione.
Il Regolamento approvato intende promuovere la cultura della Responsabilità Sociale di impresa anche attraverso l’introduzione di clausole sociali negli appalti pubblici a garanzia di un sistema efficace e capace di riconoscere alle imprese virtuose l’impegno nell’allargamento dell’inclusione sociale e la competenza nel seguire percorsi individualizzati di inserimento lavorativo, anche in collaborazione con la cooperazione sociale.
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