Fiscalità di vantaggio, la Regione dà il via libera. Accogliendo una richiesta che Confagricoltura Modena aveva espresso già nelle prime ore seguenti le scosse del maggio 2012, l’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna ha approvato all’unanimità nella seduta del 27 maggio scorso la risoluzione che “impegna la Giunta Regionale a proseguire la propria azione nei confronti di Governo e Parlamento Nazionale per l’ottenimento delle risorse e delle misure necessarie al completo ripristino delle aree colpite dal sisma del maggio 2012 e dalle altre calamità naturali sopravvenienti nelle medesime aree. A proseguire, col pieno sostegno dell’Assemblea Legislativa, nella richiesta di misure di fiscalità di vantaggio per le zone colpite da tali calamità, con particolare riferimento all’istituzione, conformemente alla legislazione nazionale e comunitaria, di Zone franche urbane nei centri colpiti”.
Una decisione accolta con favore dalla presidente di Confagricoltura Modena, Eugenia Bergamaschi, che sottolinea come l’associazione modenese sia stata tra la prime a chiedere provvedimenti fiscali forti in favore di cittadini e imprese colpiti dal terremoto: «A nome di Confagricoltura Modena esprimo la soddisfazione per un risultato che sentiamo in gran parte nostro. Siamo felici che tutti i componenti dell’Assemblea Legislativa si siano resi conto delle enormi difficoltà delle popolazioni terremotate e abbiano deciso di venirgli incontro con una misura che da tempo avevamo chiesto: la fiscalità di vantaggio. Nelle prime battute – prosegue Bergamaschi – abbiamo chiesto una No Tax Area per le zone terremotate, a due anni da quel terribile 29 maggio 2012 siamo soddisfatti del risultato raggiunto, anche se con grave ritardo. Per 24 mesi abbiamo battuto su questo tasto, fino a poco tempo fa la Regione si è mostrata sorda alle nostre richieste, ma apprezziamo il cambio di rotta e diamo la nostra piena disponibilità».
Per la presidente Bergamaschi l’approvazione dell’Assemblea Legislativa è soltanto la prima tappa di un percorso più lungo e complesso. La Bassa è ancora in piena fase di ricostruzione, le aziende (agricole e non solo) non hanno mai smesso di lavorare, seppur in condizioni precarie, e a due anni dal sisma i cittadini stanno lentamente riabbracciando la “normalità” auspicata. In questo contesto, la decisione dell’Assemblea Legislativa potrebbe dare un impulso decisivo alla ricostruzione: «Comuni, imprese e cittadini della Bassa – afferma la presidente Bergamaschi – sono stati trattati diversamente rispetto ad altre aree nazionali, colpite da calamità simili. Abbiamo sempre chiesto un trattamento equo, ma la tenacia e la laboriosità della gente emiliana è stato quasi un boomerang: il pensiero implicito che ce l’avremmo fatta comunque e da soli ci ha danneggiato e ha tolto aiuti ad un territorio come il nostro, che contribuisce al 2 per cento del Pil nazionale. Confagricoltura Modena sperava di raggiungere questo risultato prima, ma meglio tardi che mai e ora ci si deve proiettare in avanti. Bisogna passare dai proclami ai fatti – conclude la presidente Bergamaschi – e bisogna farlo in tempi brevi: è stato già perso troppo tempo, cittadini e imprese devono essere sostenuti con tutti i mezzi possibili».
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