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Minacciavano le loro vittime con lamette: presa a Reggio Emilia la banda degli smartphone

smartphoneImportante svolta nelle indagini che i Carabinieri della Stazione di Corso Cairoli stanno conducendo in merito all’identificazione del commando di malviventi che agisce tra Via IV Novembre e Via Turri (nella zona stazione del capoluogo reggiano) pestando e minacciando con lamette vittime poi derubate dei loro smartphone. L’altra notte infatti i Carabinieri reggiani hanno condotto in carcere sottoponendolo a fermo di a fermo di P.G. un giovane tunisino nei confronti del quale i Carabinieri hanno acquisito incontrovertibili elementi di responsabilità per aver partecipato unitamente ad altri due connazionali (finiti in carcere la scorsa settimana) al compimento della rapina del cellulare compiuta ai danni di un 35enne egiziano abitante a Reggio Emilia (picchiato e minacciato con una lametta) e ad altra brutale aggressione avvenuta poco prima non denunciata ai Carabinieri ma immortalata dal sistema di videosorveglianza della città che riprende tutte le fasi dell’aggressione. In carcere è finito A.J. tunisino 33enne senza fissa dimora che ha raggiunto i complici L.G. cittadino tunisino 35enne e G.L. El M. nato a Torino 24enne, finiti in manette la scorsa settimana tutti a disposizione della Procura reggiana titolare di quest’inchiesta che racconta ennesimi episodi di violenza nell’area “martoriata” della zona stazione a Reggio Emilia. I fatti hanno avuto origine la notte del 18 maggio scorso quando un 35enne cittadino egiziano si presenta ai carabinieri denunciando che poco prima in Via IV Novembre mentre si trovava in compagnia di un amico, con la pretestuosa richiesta di una sigaretta, veniva avvicinato da tre sconosciuti che lo circondavano pestandolo per poi minacciando con una lametta rapinargli il cellulare. Le immagini del sistema di videosorveglianza cittadino pur non riprendendo l’episodio denunciato documentavano altro brutale aggressione (non denunciata) ad opera di tre sconosciuti che per descrizione ed abiti indossati sono risultati essere gli stessi della rapina subita dal 35enne egiziano. Nel corso delle ricerche i carabinieri il giorno successivo in zona Via Turri rintracciavano i primi due rapinatori e l’altra notte con il fermo del terzo complice ponevano fine alle ricerche della banda. Nei confronti dei predetti venivano raccolti incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine alla rapina subita dal 35enne e all’aggressione documentata dalle telecamere. Il piu’ giovane, il 24enne G.L. El M. veniva trovato in possesso anche del Samsung SIII 4G rapinato al 35enne a cui veniva restituito. Le indagini dei dei carabinieri proseguono per accertare quali altre aggressioni (denunciate e non) possano vedere coinvolti i tre odierni malviventi. Intanto eventuali vittime di rapine in zona stazione che per timore non hanno denunciato analoghi episodi sono invitati a presentarsi in caserma dai carabinieri della Stazione di Corso Cairoi che intendo ripercorrere le “gesta delittuose” della banda degli smartphone.

















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