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Reggio Emilia: uomo annuncia attentato in occasione del comizio del Premier Renzi

Matteo-RenziEra cominciata in un clima di tensione per l’Ordine Pubblico la vigilia dell’atteso comizio del Premier Matteo Renzi in piazza Prampolini. Verso le ore 17.00 di ieri pomeriggio, infatti, in una telefonata giunta alla Centrale Operativa della Questura da parte di un anonimo interlocutore veniva preannunciato un attentato al Presidente del Consiglio. “Stasera ci sarà un attentato a Renzi” proferiva l’uomo, all’apparenza di mezza età, sicuramente italiano e con una leggera inflessione dialettale meridionale. I servizi immediatamente disposti dalla Polizia permettevano di individuare nella cabina telefonica di via Nobili l’apparecchio che era stato utilizzato per la minaccia. Da qui le pronte indagini della Digos che con l’ausilio delle telecamere di video-sorveglianza e l’immediato esame di una cerchia di sospettati perveniva in pochi minuti ad indirizzare l’attività investigativa nei confronti di T. S. operaio disoccupato residente in città, con precedenti di Polizia per procurato allarme, minaccia e atti persecutori, di quasi sessanta anni. Gli agenti lo rintracciavano nella sua abitazione che veniva immediatamente perquisita con l’ausilio delle unità cinofile e che dava esito negativo e l’uomo, messo alle strette, confessava di essere l’autore della telefonata, riservandosi sui motivi del gesto. Lo stesso è stato denunciato per procurato allarme e per tutta la serata controllato in maniera discreta.

Nel contempo i servizi di ordine pubblico disposti dalla Questura, in una piazza Prampolini gremita di persone, adeguati ma assolutamente discreti, permettevano il pieno mantenimento della sicurezza pubblica senza registrare inconvenienti. Si segnala tuttavia che, circa una trentina di aderenti al “movimento dei forconi” si erano introdotti alla spicciolata nella piazza con uno striscione di contestazione ed un megafono all’evidente fine di disturbare il comizio. Gli stessi sono stati individuati dalle forze dell’ordine, identificati e video-ripresi e tenuti sotto controllo da personale in borghese che evitava qualsiasi tipo di interferenza con il discorso del Premier. Detti manifestanti decidevano di lasciare la piazza prima della fine della manifestazione.

















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