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Dibattito pubblico tra i candidati e la Rete delle Associazioni Modenesi di cooperazione internazionale

pubblicoIn vista delle elezioni amministrative 2014 del comune di Modena si è tenuto ieri sera un dibattito pubblico tra i candidati e la Rete delle associazioni modenesi di cooperazione internazionale. La Rete delle Associazioni modenesi di cooperazione internazionale raccoglie le associazioni operanti nella Provincia di Modena, ha portato a termine un censimento delle realtà associative accertando l’opera di solidarietà di ben 127 associazioni, per lo più di medie e piccole dimensioni, distribuite su 32 comuni e operanti su 68 Paesi di 4 continenti; le associazioni con sede nel comune di Modena sono 57; un patrimonio importante, segno di una società ancora molto solidale e attiva nonostante la crisi.

Nel “Manifesto-appello”, la Rete delle Associazioni chiede ai candidati sindaco e ai consiglieri di tutti gli schieramenti un preciso e forte impegno per la cooperazione internazionale allo sviluppo.

 

MANIFESTO – APPELLO AI CANDIDATI ALLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2014

1) Sostegno a un “Sistema Modena” della cooperazione internazionale, che rinnovi il patto di collaborazione e rappresentanza della società e delle istituzioni attraverso la stabilizzazione, il finanziamento e l’allargamento della base dei Comuni partecipanti alle più importanti iniziative a rete, che sono:
– Festa delle Associazioni di cooperazione internazionale
– Rivista della cooperazione internazionale
– Corso per volontari di cooperazione

2) Inserimento, a partire dai bilanci 2015 dei comuni della Provincia, della contribuzione con 1 EURO all’anno per ogni cittadino a un FONDO UNICO PROVINCIALE per la COOPERAZIONE INTERNAZIONALE, partecipato da tutti i Comuni, che possa far ripartire e sostenere i progetti di cooperazione delle associazioni e le iniziative comuni territoriali, fino raggiungimento progressivo in 3 anni della quota dello 0.8% dei primi tre titoli delle entrate correnti dei bilanci di previsione per sostenere programmi di cooperazione decentrata ed interventi di solidarietà internazionale (legge n. 8/93 art. 19 bis), favorendo politiche di coinvolgimento di associazioni, giovani e cittadinanza. Il Fondo Unico potrà essere lo strumento per ottenere concentrazione e incremento delle forme locali di Aiuto Pubblico allo Sviluppo e in generale di tutti gli interventi di cooperazione decentrata e vi potranno confluire le risorse erogate da:
– tutti i Comuni della Provincia di Modena
– Provincia di Modena
– Fondazioni Casse di Risparmio
– Aziende con RSI – Responsabilità Sociale d’Impresa

3) Sostegno a processi partecipati di partenariato con le realtà sociali locali coinvolgibili, dalle Aziende Multiservizi partecipate, agli Info Point Europa, allaUniversità, per promuovere progetti, collaborazioni, scambi di buone pratiche e coinvolgimento dei giovani e dei volontari, dal Servizio Volontario Europeo nei Paesi Extraeuropei (Erasmus+) , al Servizio Civile Internazionale, ai Corpi Civili di Pace .

4) Organizzazione di un protocollo di collaborazione e di una proposta di traduzione territoriale locale della nuova “Legge quadro sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo sostenibile” di riforma della L 49/87, con cooperazione e partenariati tra istituzioni locali, associazioni e aziende profit con percorsi di RSI-Responsabilità Sociale d’Impresa .

5) Adozione di politiche di interazione che consolidino i legami tra le comunità migranti residenti sul territorio e i loro luoghi d’origine, innescando ancheprocessi di cooperazione decentrata nel sud del mondo che vedano il protagonismo delle stesse comunità immigrate.

6) Messa a disposizione di un edificio pubblico da destinare a “Casa delle Associazioni di cooperazione internazionale” , in cui possano ritrovarsi e lavorare sia le associazioni esistenti, sia i gruppi di giovani interessati a mantenere vivo l’ impegno civile sviluppato attraverso il volontariato, i corsi, i master universitari, il Servizio Volontario Europeo e il Servizio Civile all’Estero ecc.
Consolidamento delle funzioni e dell’importanza degli spazi per l’interculturalità e l’integrazione come la Casa delle Culture.
7) Scuola: promozione di attività di Educazione allo Sviluppo e Cittadinanza Mondiale nelle scuole di ogni ordine e grado, attraverso incontri e testimonianze dirette da parte di stranieri residenti nel territorio e dei volontari delle Associazioni, anche continuando e ampliando il progetto Modena Chiama Mondo.

 

















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