Estorceva imprenditori, esattore legato al clan dei Casalesi nei “guai”

Era stato arrestato dai Carabinieri la mattina del 5 giugno 2012 unitamente ad altre 9 persone, ritenute vicine al “clan dei Casalesi”, gruppo Schiavone, per il reato di estorsione aggravata per aver favorito un sodalizio camorristico. L’operazione, condotta dai Carabinieri, aveva smantellato un gruppo di malviventi che, con minacce e violenze, estorceva a imprenditori ed esercenti denaro per conto del clan camorristico nell’agro aversano. “Tengo una imbasciata (un messaggio, ndr) dai compagni di Aversa. Siccome le cose sono cambiate, ogni buon amico tiene tre pensieri all’anno: Natale, Agosto e Pasqua”. Questa una delle frasi intercettate dai carabinieri all’epoca delle indagini rivolte ad un commerciante, vittima delle richieste estorsive da parte di uno del gruppo. Dopo l’arresto, operato in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della DDA partenopea, uno degli arrestati, un 42enne residente a Villa Literno (CE) lo scorso mese di agosto aveva ottenuto dal Tribunale di Napoli una misura alternativa alla custodia cautelare in carcere ovvero il beneficio degli arresti domiciliari in un abitazione di Vezzano Sul Crostolo. I controlli dei carabinieri nei confronti del beneficiario del provvedimento, hanno portato però ad accertare che lo stesso, nonostante avesse il divieto di comunicare con persone estranee al nucleo familiare che lo ospitava, oltre a disattendere a tale prescrizione è stato sorpreso nel corso di un controllo operato dagli Carabinieri reggiani intrattenersi all’interno dell’abitazione con 4 persone estranee al nucleo familiare di cui due con precedenti. La circostanza veniva segnalata alla Corte d’Appello partenopea che aveva concesso il beneficio e che vagliati i fatti revocava gli arresti domiciliari ripristinando la custodia cautelare in carcere. Ieri i carabinieri della Stazione di Vezzano Sul Crostolo ricevuto il provvedimento restrittivo vi hanno dato esecuzione conducendo alla casa Circondariale di Reggio Emilia il predetto 42enne.