I datori di lavoro vogliono scaricare il costo della crisi esclusivamente sulle lavoratrici ed i lavoratori, le cui condizioni di forte precarietà, negli ultimi anni, hanno subìto un ulteriore e drammatico inasprimento.
La situazione di stallo in cui versano le relazioni sindacali è assolutamente negativa sia per i lavoratori che per gli operatori turistici, e il tentativo di smantellamento del contratto nazionale è inammissibile. Il recesso, da parte di Fipe, dal contratto nazionale di settore è un atto gravissimo, che rischia dal 1° gennaio 2015 di lasciare più di 700mila addetti, occupati nei pubblici servizi e nella ristorazione, senza diritti e tutele.
L’obiettivo di tutti deve essere quello di rinnovare un contratto nazionale utile alle sfide che il nostro Paese dovrà affrontare nei prossimi anni, puntando sul settore strategico del turismo, per questo, siamo pronti a riprendere le trattative, ma la discussione non potrà essere confinata al recupero della produttività che Fipe ha finora interpretato come sommatoria di tagli lineari al costo del lavoro, vorremmo condividere il presupposto che dal lavoro non si può prescindere e dal lavoro bisogna ripartire.
Inoltre, FIAVET, a trattativa ormai conclusa, ha pretestuosamente abbandonato il tavolo del negoziato che ha prodotto, lo scorso 19 Gennaio, un importante rinnovo contrattuale con Federalberghi e FAITA, mentre Confesercenti si è da subito sistematicamente sottratta al confronto cercando, nei fatti, di ottenere una moratoria e una dilazione dei tempi al fine esclusivo di non erogare aumenti.
Una sommatoria di diversi atteggiamenti tutti inaccettabili da parte di alcune importanti controparti – cui si è aggiunta ora anche Confindustria -, che fanno prevalere miopia a lungimiranza e che respingiamo in toto perché lesiva di una tradizione di relazioni sindacali capace di trovare soluzioni spesso innovative e rispondenti alle peculiarità dei differenti settori.
A sostegno dello sciopero, per le giuste rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori, nella nostra Regione sono programmati i seguenti presidi:
Cesenatico – presidio organizzato dai Territori di Rimini, Cesena, Forlì, Ravenna, Ferrara ed Imola, dalle 10,30 in Piazza Pisacane; presidi nelle aree di sosta Autogrill lungo il tratto autostradale della A14;
Bologna – presidio davanti al Mc Donald’s del Centro Commerciale delle Piazze dalle ore 12 alle ore 13 e presidi nella mattinata durante le ore di maggior afflusso nelle aree di sosta Autogrill Cantagallo e Chef Express La Pioppa;
Modena e Reggio Emilia – presidio Autogrill Secchia Est, autostrada A1, dalle ore 9 alle ore 13;
Parma – presidio nella mattinata Autogrill di Medesano e presidio McDonald’s via San Leonardo 1;
Piacenza – presidio in mattinata Autogrill Arda, autostrada A1.