Venerdì 16 maggio 2014 Cgil, Cisl e Uil di categoria hanno proclamato una giornata di sciopero nazionale per i lavoratori del settore Turismo. Lo sciopero sarà per l’intero turno di lavoro e a Modena i lavoratori delle catene Autogrill, Gusto Fast, Chef Express, Mc Donald’s, Road House, Old Wild West, Flunch Italia, e i lavoratori di agenzie di viaggio, bar e ristoranti si ritroveranno in presidio davanti ad Autogrill Secchia Est (autostrada A1, direzione Milano) dalle ore 9,30 e per tutta la mattinata, per rompere il silenzio e rivendicare a gran voce il rinnovo del loro Contratto Nazionale, scaduto da un anno.
Il presidio modenese si annuncia partecipato, anche grazie alla presenza di lavoratori e lavoratrici di Reggio Emilia.
“Fino ad oggi Confcommercio e Confindustria hanno fatto di tutto per evitare un confronto vero con le Organizzazioni Sindacali – dicono Marcella Capitani Filcams/Cgil, Liliana Castiglioni Fisascat/Cisl e Lorenzo Tollari Uiltucs/Uil – tanto che sono arrivati a richiedere l’azzeramento di diritti e salario conquistati con anni di lotte. Non solo – proseguono i sindacalisti – su questo tavolo di trattativa pende e pesa la costante minaccia di disdetta”.
Per tutti questi motivi il rinnovo del contratto nazionale del Turismo sta diventando davvero difficile. Infatti, già ad agosto e ottobre 2013 le lavoratrici e i lavoratori del settore erano scesi in sciopero e con un’ adesione massiccia, ma ciò nonostante le associazioni datoriali, continuano a non essere disponibili a una trattativa seria, volta a riattivare il confronto che certamente non può essere basato unicamente su cosa si può togliere ai lavoratori!
Sono più di un milione le lavoratrici e i lavoratori in questo settore! “Settore caratterizzato troppo spesso da lavoro nero, sommerso, contratti precari (come quello a chiamata), ma con lavoratrici e lavoratori con professionalità elevate e specializzate” spiegano i sindacati.
“Professionalità che rischiano di non essere riconosciute in un settore caratterizzato da flessibilità e precarietà estreme e dalla completa deregolamentazione delle regole del settore. Per la maggior parte di questi lavoratori, che vivono condizioni già inaccettabili, infatti, il contratto nazionale resta l’unico strumento di tutela, l’unico sistema di regole! Il mancato rinnovo – continuano i sindacalisti – potrebbe portare a scenari dove ogni brand potrebbe decidere di predisporre un contratto ad hoc, con sindacati di dubbia origine e non rappresentativi, dove diritti e salario diventerebbero merce di scambio per mantenere il posto di lavoro”.
Il settore del Turismo in Italia, così come anche nella città e provincia di Modena, “riempie la bocca di politici e di economisti che gli assegnano un ruolo fondamentale per la ripresa dell’economia del Paese, senza, però, che nessuno si assuma la responsabilità di spingere in modo forte e deciso a favore di uno sviluppo che non può prescindere dalla creazione di condizioni di lavoro più dignitose e qualificanti” aggiungono i sindacalisti di Filcams-Fisascat-Uiltucs.
Già in molte occasioni le Organizzazioni Sindacali unitariamente, a Modena, si sono fatte portavoce di una situazione inaccettabile, dove irregolarità e lavoro nero la fanno da padrone, e tentando di coinvolgere le amministrazioni comunali in progetti e percorsi comuni volti al controllo e alla regolamentazione del settore, ma con il disinteresse totale di queste ultime.
Solo con un lavoro più regolare e di qualità, il turismo può davvero essere un motore di crescita per il Paese!
Ebbene, allora, riprendiamo il dialogo con proposte concrete e rinnoviamo il contratto del Turismo non a spese dei lavoratori, ma a favore di tutti!
(Marcella Capitani Filcams/Cgil Modena – Liliana Castiglioni Fisascat /Cisl Modena – Lorenzo Tollari Uiltucs/Uil Modena)