Prosegue il ciclo di incontri su modelli di sviluppo e sostenibilità sociale, proposti all’opinione pubblica dalla Cgil di Modena.
Dopo il partecipato incontro con Livia Turco della Fondazione “Nilde Iotti” sulle leggi delle donne che hanno cambiato l’Italia, martedì prossimo 13 maggio è la volta dell’incontro “Welfare: tra azienda e territorio” per parlare dell’integrazione tra servizi pubblici e privati di welfare. Dagli asili nido alla scuola per l’infanzia, dall’assistenza per i non autosufficienti ai centri estivi, dalle case protette al trasporto integrato, alle prestazioni sanitarie integrative: questi e altri i temi oggetto di confronto e discussione.
Introduce la discussione Tania Scacchetti segretario Cgil Modena.
A seguire l’intervento del professore Alessandro Montebugnoli dell’Università La Sapienza di Roma e presidente di “Servizi Nuovi”, associazione che opera nel campo della ricerca sulle politiche sociali, che parlerà di “Le proposte di rinnovamento del welfare: istituzioni, imprese e sindacato”.
A seguire l’intervento di Daniela Bigarelli ricercatrice della società R&I, che illustrerà i dati del Centro di Analisi delle Politiche Pubbliche (Capp) dell’Università di Modena e Reggio Emilia, sulle modifiche intervenute, tra pre e post crisi, nelle forme di lavoro e nei redditi dei modenesi.
Conclude il dibattito Daniela Bortolotti della segreteria Cgil regionale.
Ancora tropo poco il welfare viene considerato nel dibattito il pubblico un motore dello sviluppo, mentre la spesa per welfare viene considerata solo un costo. Nel Piano per il Lavoro proposto dalla Cgil nazionale (è in corso in questi giorni il Congresso nazionale a Rimini), il welfare viene invece considerato una delle leve fondamentali per far ripartire occupazione e sviluppo.
Negli ultimi anni è anche cresciuto l’investimento di aziende e privati nell’offerta di servizi sociali e sanitari. Per la Cgil tale crescita non deve essere considerata sostitutiva, ma integrativa del welfare pubblico universale (che eroga prestazioni di qualità a tutti i cittadini), poiché solo in una logica estesa di rete si può ottenere efficienza, qualità e inclusione.
I tagli al sistema pubblico di welfare ne stanno mettendo a rischio la tenuta, quindi, per la Cgil il modello vincente di welfare deve basarsi sull’integrazione di risorse pubbliche e private per rispondere ai nuovi e crescenti bisogni, e per ridurre le disuguaglianze nell’accesso alle prestazioni, grazie al rafforzamento del governo pubblico dell’intero sistema.
Questi temi devono essere inoltre affrontati sia nella contrattazione aziendale che sociale coinvolgendo parti sociali, aziende e istituzioni.
Le proposte che la Cgil avanzerà nel dibattito del 13 maggio (ore 9.00 presso Cgil Modena) faranno anche parte dei temi del confronto con i candidati sindaco della città di Modena previsto in Cgil martedì 20 maggio.