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Tornado e stato di crisi, Fiom/Cgil Nonantola/Castelfranco: si proceda rapidamente al risarcimento dei danni

La Fiom Cgil di Castelfranco/Nonantola e la Rsu di Bosch Rexroth Oil Control, chiedono fermamente al Governo, di farsi carico con appositi decreti, dei gravi danni subiti dalle imprese, dai lavoratori e dagli abitanti della zona, interessata al tornado del 30 aprile scorso, che ancora una volta ha colpito violentemente questa parte del territorio modenese.
“È stato un vero miracolo – spiegano William Neri e Angelo dalle Ave della Fiom/Cgil – che nessun lavoratore di Bosch e delle altre imprese non abbiano subito danni fisici importanti, visto che solo Bosch Oil Control occupa più di 600 dipendenti ed il giorno dell’evento, dentro alla fabbrica si è scatenato un vero inferno con vetri che si rompevano, pezzi meccanici contro pareti, portoni e lamiere che volavano”.
“Ed un altro vero miracolo – aggiungono i sindacalisti Fiom – è stato che tutte le imprese, lunedì pur con qualche comprensibile difficoltà produttiva, abbiano ripreso l’attività lavorativa, senza ricorrere a nessuna giornata di ammortizzatore sociale”.
“Sicuramente – continuano Neri e Dalle Ave- le istituzioni locali, dal sindaco Borsari al presidente della regione Errani, si sono mosse tempestivamente, mettendo a disposizione uomini e mezzi, garantendo che le operazioni venissero fatte nel rispetto delle norme sulla sicurezza.
Come importante è stato il contributo dato dai dipendenti delle aziende, che si sono messi a disposizione”.
Comunque i danni subiti sono ingenti, Bosch dovrà rifare completamente il tetto e questo comporterà almeno 12 mesi di lavoro.
Lo stesso discorso vale per tante altre imprese che caso mai non hanno le risorse e le assicurazioni della multinazionale tedesca.
Infine la stragrande maggioranza dei dipendenti Bosch ha subito danni enormi alla propria autovettura, dove l’assicurazione dell’impresa non interviene, e visti i costi, pochi lavoratori hanno polizze che coprono rispetto agli eventi atmosferici.
Pertanto a fronte del decreto firmato il 7 maggio in Regione sullo stato di crisi, si chiede che questo non rimanga lettera morta, e che dia la possibilità a tutti quelli che hanno subito danni, di avere un rimborso in tempi che non siano biblici, in un periodo dove si intravede ancora uno spiraglio di ripresa produttiva.

 

















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