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Tornado e grandine nel modenese: sono 13.000 gli ettari interessati. Lunedì incontro in Provincia per fare il punto della situazione

Tredicimila ettari di territorio colpiti da grandine e dal tornado, 6500 dei quali descrivono un perimetro all’interno del quale il danno alla Plv agricola (Produzione lorda vendibile) è superiore del 30%, per un valore pari a circa 12,5 milioni di euro, a cui vanno aggiunti i danni ad abitazioni e strutture produttive. Sono le prime stime fatte dalla Provincia di Modena nel corso di un incontro svolto l’8 maggio tra associazioni agricole, sindaci dei Comuni colpiti e centrali cooperative. Ad illustrare la situazione l’assessore all’Agricoltura Luca Gozzoli ed i tecnici del Servizio provinciale agricoltura.
“La richiesta della Regione Emilia Romagna dello stato di emergenza e l’attivazione del Decreto legislativo 102 per poter accedere agli sgravi fiscali e previdenziali – commenta Agrinsieme Modena, il coordinamento tra le associazioni agricole Cia, Confagricoltura e Copagri e le Centrali cooperative – è un provvedimento che auspichiamo possa portare un minimo di sollievo alle imprese, ripetutamente martoriate da una rapida successione di eventi nefasti. “Il canale di finanziamento a sostegno di coloro che sono stati danneggiati deve essere identico a quello intrapreso per le popolazioni colpite dall’alluvione – sottolinea inoltre Agrinsieme Modena – che in molti casi sono le medesime ad aver subito la violenza distruttiva della grandine e del tornado”.
Nell’incontro in Provincia è stato inoltre chiesto un incontro con i Parlamentari modenesi ed i Consiglieri regionali. “Chiederemo a loro, probabilmente il prossimo lunedì, di sostenere in sede di conversione in legge del ‘Decreto Modena’ l’inclusione della zona colpita dal tornado e dalla grandine insieme a quella toccata dal sisma e dall’alluvione”. Agrinsieme Modena segnala fine che tra i danni indiretti ci sono quelli segnalati dalle strutture di trasformazione che vedranno una drastica di riduzione dei prodotti conferiti come frutta e uva “ incidendo così pesantemente sull’aumento dei costi fissi di produzione”.

















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