Le manutenzioni e riparazioni urgenti, che quasi quotidianamente sono necessarie per gli edifici scolastici sassolesi, impongono una pianificazione ragionata per garantire in futuro ambienti di studio adeguati e accoglienti a tutti i ragazzi di Sassuolo. E’ ora di dire basta alla logica dell’emergenza, delle soluzioni tampone magari a carico dei genitori.
Il sistema scolastico ha bisogno di strutture adeguate: il primo, prioritario obiettivo deve essere l’adeguamento sismico, ma è necessaria anche una seria programmazione degli interventi di manutenzione ordinaria.
Sassuolo è cambiata dal punto di vista urbanistico e demografico: bisogna per questo valutare l’adeguatezza e la distribuzione delle strutture scolastiche, cosa che non è avvenuta quando si sono istituiti i 4 comprensivi, e che ha portato alla forzata convivenza di due scuole medie nello stesso edificio. Riteniamo che vada avviato un serio percorso di studio e analisi dei flussi demografici e dello sviluppo urbano per valutare la qualità delle strutture e la loro distribuzione nel territorio. Bisogna ascoltare le richieste e i bisogni degli operatori della scuola e delle famiglie per verificare se occorrano nuovi poli o se si debba intervenire sulle strutture esistenti con ampliamenti, dotazione di nuovi spazi e aree attrezzate.
Vogliamo che le scuole siano poli per la qualificazione dei quartieri, luoghi dove le famiglie si incontrano, si conoscono e fanno attività insieme; per questo uno degli obiettivi prioritari che ci daremo sarà quello di cercare di valorizzare l’uso delle strutture scolastiche, e di riportare una scuola a Braida, quartiere che necessita di una nuova struttura.
Vogliamo che Sassuolo sia più attenta alle esigenze degli studenti universitari, che necessitano di più spazi e di una biblioteca dagli orari più flessibili.
Ci impegneremo a studiare un percorso di trasporto pubblico per le scuole superiori più razionale, e ad avviare una campagna per la sensibilizzazione dei percorsi casa-scuola a piedi o in bicicletta, per favorire una mobilità dolce e snellire il traffico.
(Maria “Mimma” Savigni, Partito Democratico)