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Assemblea E-R, rendiconti 2013 dei Gruppi: la Corte dei Conti ha completato i controlli

La Corte dei Conti, sezione regionale dell’Emilia-Romagna, ha completato i controlli sui rendiconti 2013 dei Gruppi, inviando la deliberazione definitiva nella quale sono contenuti rilievi di spesa per ciascun Gruppo assembleare, chiedendo, in quei casi, la restituzione delle cifre. La delibera della sezione regionale della Corte dei Conti è pubblicati on line sul sito dell’Assemblea legislativa, nella sezione ‘Amministrazione trasparente’.
Nel riaffermare “la convinzione di aver rispettato tutte le regole vigenti”, i presidenti dei Gruppi assembleari sottolineano il fatto che “scorrendo i rilievi contenuti nella deliberazione della sezione regionale della Corte dei Conti risulta evidente come le contestazioni siano relative a spese tutte finalizzate ad attività politico-istituzionali. In questo senso si era già espressa la Corte Costituzionale nella sentenza n.39 del 2014 là dove si afferma che ‘il sindacato della Corte dei conti assume infatti come parametro la conformità del rendiconto al modello predisposto in sede di Conferenza e deve pertanto ritenersi documentale, non potendo addentrarsi nel merito delle scelte discrezionali rimesse all’autonomia politica dei gruppi, nei limiti del mandato istituzionale’”.
Inoltre, proseguono i capigruppo, “la gran parte delle contestazioni sono relative a spese annotate nei rendiconti 2013 ma relative a debiti già assunti da ogni singolo Gruppo nel 2012 e, appunto, solo liquidate nel 2013. Tali spese riguardano una annualità non assoggettabile alla attuale procedura di controllo prevista dal Decreto legge 174/2012, così come sancito dagli indirizzi assunti a livello nazionale dalla Corte dei Conti, Sezione autonomie, con la delibera n.15 del 5 luglio 2013, nella quale si precisava che il controllo da parte della Corte dei Conti sui rendiconti 2012 aveva efficacia meramente ‘ricognitiva’ della regolarità dei documenti, senza che ne potessero scaturire conseguenze sanzionatorie a carico dei Gruppi assembleari. Va poi detto che le regole di spesa 2012 erano diverse, ma altrettanto regolari, da quelle poi subentrate per i rendiconti 2013, e quindi non assoggettabili al controllo sanzionatorio della Corte dei Conti”.
“Ribadiamo ancora una volta la convinzione di aver rispettato tutte le regole vigenti e la nostra volontà di volerle rispettare- chiudono i presidenti dei Gruppi assembleari- così come la convinzione che si tratti di voci di spesa giustificate, perfettamente regolari e funzionali alla nostra attività. Avvieremo quindi immediatamente gli approfondimenti del caso per far valere tutte le nostre ragioni”.

















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