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Modena: su bilancio e imposte l’ultimo dibattito del Consiglio comunale

piazza_grande_modenaCon il voto a favore della maggioranza e quello contrario, ugualmente compatto, dei gruppi di opposizione, il Consiglio comunale di Modena, riunito lunedì 28 aprile in via straordinaria “per deliberazioni urgenti e improrogabili” come prevede la legge, ha approvato il bilancio consuntivo per l’esercizio 2013 del Comune; la rideterminazione di aliquote, detrazioni e termini di pagamento di Imu, Tasi e Tari (Iuc); la convenzione con cui si affida a Hera la gestione della riscossione del tributo sui rifiuti e, infine, la prima variazione del bilancio di previsione 2014 con il documento unico di programmazione 2014/2016 e il Programma triennale dei lavori pubblici.
Per il Pd, Salvatore Cotrino ha sottolineato come “la rimodulazione della Iuc consenta di ridurre le aliquote per abitazioni con affitti concordati e concesse a parenti di primo grado, mentre le riduzioni per uffici, negozi e laboratori sono segnali positivi”. Sulla riscossione della Tari, ha detto che il servizio “si potrebbe riportare all’interno chiedendo ulteriori sforzi alla macchina comunale passata con la spending review da 2200 a 1800 unità, ma vanno valutati costi e convenienza”. Intervenendo sulla variazione di bilancio, Michele Andreana ha evidenziato “le scelte inedite con cui si è confrontata l’Amministrazione in anni difficili, operando tagli e con un uso moderato della leva fiscale. Se – ha aggiunto – si vorrà riprogettare la città, bisognerà anche prevedere la possibilità del rindebitarsi per fare investimenti”. Per il capogruppo Paolo Trande “siamo un Comune solido, con pochi debiti e servizi che ci invidiano. A fronte di 20 milioni di trasferimenti statali in meno dal 2009 a oggi e di normative che cambiano continuamente, la nostra missione era salvare il welfare di comunità ed è stata centrata non arroccandoci sulle scelte fatte ma innovando”.
Per il capogruppo di FI-Pdl Adolfo Morandi “l’Amministrazione mantiene la capacità di far apparire un continuo incremento di tassazione come un aspetto virtuoso. La Tasi – ha aggiunto – è la reintroduzione di una patrimoniale sull’abitazione principale, che grava anche sulle famiglie con redditi modesti, quindi l’equità sbandierata fa sorridere”. Ha inoltre evidenziato la necessità di “efficientare” maggiormente la macchina comunale e ha sottolineato che “ancora oggi non si conosce il piano finanziario di Hera per la raccolta rifiuti: viene il sospetto che in sede di conguaglio, ci saranno ulteriori incrementi”.
Il capogruppo dell’Udc Gian Carlo Pellacani ha commentato che “se anche quest’anno non si pagherà più del 2012, bisogna ricordare che quello è stato l’anno nero delle tasse e, se il Comune fosse intervenuto prima, qualche inversione di tendenza, doverosa, ci sarebbe potuta essere. Non voglio essere accusato di propaganda elettorale, ma condivido il parere negativo su sindaco e Giunta, e su quanto fatto”.
Sandra Poppi di Modenasaluteambiente.it ha evidenziato che “se anche le aliquote sono state rimodulate, di fatto non è calata la tassazione complessiva dei cittadini”. La consigliera ha inoltre espresso disaccordo sulla nuova assegnazione a Hera della gestione della riscossione del tributo sui rifiuti: “La gestione da parte del Comune – ha precisato – sarebbe di gran lunga più economica e non condivido lo strapotere di Hera nel Comune e nella Regione”. Per Eugenia Rossi di Etica e legalità “si poteva fare di più e meglio: la riduzione di 50 euro per figlio sembra un’elemosina data senza valutare la situazione”. Ha inoltre sottolineato la necessità di riportare a 4,2 per mille l’affitto concordato, “condizione che può davvero fornire la possibilità di reperire un appartamento a prezzo equo”, e ha aggiunto che “con l’aliquota ridotta per l’invenduto, si fa ancora una volta un regalo ai costruttori”.
Michele Barcaiuolo di Fratelli d’Italia ha sostenuto che “c’è ancora tanto da tagliare nel bilancio del Comune senza indietreggiare nella qualità dei servizi, poiché la situazione non è più sostenibile in termini di tassazione, ma anche per motivi etici: ogni soldo che riusciamo a risparmiare mantenendo il livello del servizio è un passo avanti dell’intera città. Invece – ha concluso – è stato fatto su un millesimo di quanto si poteva fare”.
Per i consiglieri è stato l’ultimo intervento della consiliatura e molti, come Sandro Bellei del Pdl e Luigi Alberto Pini del Pd, ne hanno approfittato per ringraziare i colleghi di tutti gli schieramenti.
Infine, il sindaco Giorgio Pighi ha affermato: “Una città deve rispondere ai cittadini in termini di servizi, ogni passo indietro è un passo indietro verso i cittadini”, ma ha anche aggiunto che “c’è bisogno di risposte chiare e simboliche” e ha definito “saggia la scelta di approvare il bilancio previsionale del Comune nei primi mesi dell’anno e timida la rimodulazione della tassazione sulla prima casa compiuta a livello nazionale”. Rivolto al Consiglio ha infine parlato di “maggioranza unita” e “opposizione sempre partecipe”.

















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