Sarà la Cooperativa edificatrice Modena Casa a realizzare in via Divisione Acqui la prima casa in città costruita secondo i principi del “cohousing”, un modo di abitare caratterizzato dalla condivisione di spazi e servizi tra persone della stessa comunità residenziale. La società cooperativa si è infatti aggiudicata la concessione del diritto di superficie per 99 anni rinnovabili su un lotto edificabile di 2.996 metri quadrati di proprietà comunale.
Al bando, che era rivolto principalmente a gruppi di cittadini organizzati, ma anche a imprese di costruzione, cooperative di abitazione e altre persone giuridiche private, hanno partecipato due soggetti e, a seguito della rinuncia del primo arrivato, la Cooperativa Modena Casa, seconda classificata, si è aggiudicata il lotto.
Il progetto indicativo, ancora passibile di modifiche, prevede la realizzazione di una palazzina di tre piani oltre al piano terra costruita secondo i principi di risparmio energetico per ottenere almeno la certificazione nella classe energetica B, con 16 appartamenti per poco più di 1.500 metri quadrati di superficie utile. Due di questi, per un minimo di 65 metri quadrati e tre posti letto, saranno a disposizione dell’Amministrazione per 15 anni che provvederà all’assegnazione in locazione. Il canone massimo di locazione non potrà superare il 2,5 per cento del prezzo massimo di cessione dell’alloggio determinato dall’Amministrazione.
Nell’edificio saranno inoltre presenti 275 metri quadrati di locali comuni, comprensivi di dotazioni minime obbligatorie previste dal Rue (Regolamento urbanistico edilizio), come il deposito biciclette e lo stenditoio, e spazi aggiuntivi. Saranno infatti previsti quattro locali comuni, che potranno essere adibiti a sala polivalente condominiale, piccolo deposito per i Gas (Gruppi di acquisto solidale), hobby room per ciclo officina, sala della tranquillità per bambini o sala lettura, oltre a uno spazio foresteria indipendente di circa 25 metri quadrati con stanza e bagno. Nell’ipotesi in cui i posti auto non saranno interrati ma collocati fuori terra di fronte all’edificio, l’area verde comune sarà di almeno 300 metri quadrati, cui ci sarà eventualmente la possibilità di aggiungere una ulteriore piccola porzione di area verde in zona limitrofa, su cui l’Amministrazione ha dato disponibilità di concessione.
La gestione degli spazi verrà definita attraverso regolamento condominiale, che sarà l’elemento determinante per mettere in essere una vera e propria esperienza di cohousing.