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Modena, legalità: una rete provinciale per l’integrità

Realizzare una vera e propria Rete provinciale per l’integrità delle pubbliche amministrazione, a partire dall’esperienza sviluppata dagli enti locali, con la predisposizione dei Piani per la trasparenza e l’anticorruzione, e dalle attività promosse da altri istituzioni, come le Aziende sanitarie locali e l’Università di Modena e Reggio Emilia. E’ l’obiettivo emerso dall’incontro organizzato dal Comune e dalla Provincia di Modena che si è svolto giovedì 17 aprile e al quale hanno partecipato i rappresentanti dei Comuni e delle Unione dei Comuni modenesi, oltre che dell’Azienda Usl e dell’Università.
L’avvio di un percorso per la costituzione di una rete Rete per l’integrità delle pubbliche amministrazioni ha come obiettivo prioritario quello di mettere in comune idee, strumenti di prevenzione e di valutazione, percorsi formativi, esempi di buone pratiche. Arrivando a coinvolgere anche la società civile. Questo partendo della esperienze già sviluppate nei mesi scorsi che hanno rappresentato un impegno straordinario per la predisposizione di strumenti amministrativi, i piani per la trasparenza e l’anticorruzione, attraverso i quali mettere in atto politiche attive per garantire ai cittadini una pubblica amministrazione che operi all’insegna della legalità e della equità.
Garantire trasparenza e prevenire fenomeni corruttivi, infatti, significa garantire un uso più razionale delle risorse, più qualità dei servizi, maggiore benessere delle comunità, maggiore fiducia nelle pubbliche istituzioni. Lo ha sottolineato il sindaco di Modena Giorgio Pighi evidenziando che “attraverso questa proposta e il lavoro che la Rete potrà fare si costruiscono le premesse per andare oltre l’applicazione formale e burocratica della legge per la prevenzione della corruzione. La nuova legge introduce un approccio rinnovato che fa leva su qualità e trasparenza dell’azione amministrativa, sull’iniziativa degli enti pubblici tesa a individuare nelle attività di programmazione e gestione specifiche azioni di prevenzione e nel mettere in atto azioni sistematiche di monitoraggio e controllo”.
Il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini ha posto anche l’accento sul ruolo fondamentale della politica in questa fase: “E’ la politica, infatti, che deve accompagnare con azioni altrettanto incisive l’applicazione delle legge per la prevenzione della corruzione partendo dal recupero dei valori legati alla cosa pubblica e lavorando sul recupero di efficienza e di efficacia della pubblica amministrazione. In questo percorso dobbiamo tutti imparare a mettere in comune le esperienze positive superando i particolarismi”.
Nel corso dell’incontro sono state illustrate le esperienze nate sulla base della legge 190/2012 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” e al decreto legislativo n. 33 del 14 marzo 2013 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”. In particolare è stato approfondito da parte del Comune di Modena il percorso che ha portato all’approvazione, a gennaio di quest’anno, del Piano anticorruzione 2014-2016, mentre l’Azienda Usl ha illustrato una esperienza maturata in ambito sanitario, che ha avuto un respiro di carattere nazionale con il coinvolgimento di diverse associazioni (Avviso Pubblico, Libera Modena, Gruppo Abele), finalizzata a promuovere trasparenza e integrità in un settore delicato e strategico come quello della sanità, non solo in quanto al settore viene destinato circa l’80 per cento delle risorse delle regioni ma anche per la rilevanza in termini di cittadini e operatori coinvolti.

















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