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Amianto nell’acqua a Carpi. Meo (Verdi): “Procedere alla sostituzione delle tubature in cemento amianto”

acqua-rubinetto-3“In seguito al ritrovamento di fibre di amianto nell’acqua potabile, rilasciate dalle vecchie tubature in cemento-amianto a causa dell’usura e dei danni provocati dal sisma del 2012, ho chiesto alla Giunta se esista un censimento preciso dei tratti di rete idrica realizzati con tubi in cemento amianto e se sia stato predisposto un piano di graduale sostituzione di tali manufatti”.

Questo il contenuto di un’interrogazione a risposta immediata presentata dalla consigliera regionale dei Verdi Gabriella Meo questa mattina in Assemblea legislativa a cui ha risposto il sottosegretario Alfredo Bertelli.

“Di tutti i Comuni serviti da Aimag – continua Meo – le fibre sono state rilevate solo nella rete idrica di Carpi che, su 426 chilometri complessivi, conta 218 km. di tubazioni in cemento amianto. In questi giorni sta iniziando una sperimentazione per tentare di ridurre o bloccare il rilascio di fibre di amianto creando una pellicola protettiva all’interno dei tubi. Indipendentemente dai risultati, questo intervento attiverà un monitoraggio in continuo sulle acque distribuite a Carpi che certamente fornirà maggiori garanzie sulla loro qualità”.

“Pur rendendomi conto perfettamente – prosegue l’esponente ecologista – che la completa sostituzione delle tubazioni in cemento amianto costituisce un obiettivo di lungo periodo, considerati gli ingenti costi e i tempi necessari per i lavori, è tuttavia necessario considerare che l’amianto è un inquinante per il quale l’unica soglia che garantisce l’assenza di rischio è la soglia zero, cioè anche la più piccola quantità di tale materiale può costituire un pericolo mortale per la salute umana”.

“Per questo motivo – conclude la consigliera Meo – vanno sostituite tutte le tubazioni in cemento amianto e valuto con soddisfazione il piano degli investimenti approvato recentemente da Atersir che stanzia circa 1 milione di euro per il rifacimento dei tratti di rete idrica di Carpi più vecchi e usurati. E’ evidente che, dato l’ammontare del finanziamento, tali lavori interesseranno soltanto pochi chilometri di rete e non risolveranno definitivamente il problema, per cui il mio impegno a sostegno del territorio carpigiano continuerà anche in futuro”.

 

















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