“La delibera interrotta a causa del comportamento irresponsabile del Pd è inerente la convenzione madre con i cavatori di tutto il polo sei”. L’Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Sassuolo, Francesca Buffagni, in questo modo risponde al Partito Democratico di Sassuolo circa la mancanza del numero legale in Consiglio Comunale al momento della discussione sul polo estrattivo.
“Si tratta di una convenzione – prosegue l’Assessore – in scadenza a luglio e che necessariamente si deve rinnovare poiché sono presenti diverse cave ancora da scavare e ripristinare, complici i ritardi anche e soprattutto relativi al progetto autostradale di Anas.
All’interno della stessa sono state effettuate alcune modifiche di carattere tecnico, come ad esempio il vincolo dell’esproprio imposto per la realizzazione del raccordo autostradale o il percorso del metanodotto non passibile di modifiche.
A queste ne abbiamo aggiunte altre che aprono a nuove possibilità; al momento, infatti, il progetto di ripristino delle cave è ingessato fra norme che persino la Provincia di Modena ha ritenuto obsolete tanto da provvedere ad inserire nello strumento urbanistico sovraordinato la possibilità di insediare attività di carattere sportivo – ricreativo nell’area; un adeguamento dovuto che noi abbiamo seguito a ruota.
Obbligare i cavatori ad un ripristino vincolato da norme obsolete che seguono un percorso imposto 13 anni fa e che è esattamente rimasto come allora – chiarisce l’Assessore Buffagni – ci sembra inappropriato: il mondo e la società cambiano a forte velocità e cristallizzare il tutto non aprendosi alla possibilità di nuovi progetti, nuovi investitori, nuovo indotto per la città, in virtù di un fantomatico e “stagnante” progetto come quello del parco fluviale non lo riteniamo in linea con i tempi.
Per non parlare delle enormi e spropositate spese che comporta: la manutenzione dell’area è costosissima e certamente non più sostenibile dall’Amministrazione.
L’area è a rischio di cattive frequentazioni e necessità di presidio, di vita, di luce e di pulizia costante: anni fa, proprio in quel luogo, fummo costretti alla bonifica di un’area verde incolta in quanto fu protagonista di episodi che a Sassuolo non vogliamo si verifichino mai più.
Aprirsi a nuove possibilità non significa abbattere tutto il verde e cementificare – aggiunge Francesca Buffagni – significa poter mettere un potenziale investitore nelle condizioni di proporre progettualità; investitori che hanno già manifestato grande interesse e mi riferisco ad importanti aziende nazionali.
Il tutto sempre e comunque nel rispetto dell’ambiente, delle norme e degli enti preposti al controllo di equilibri da tutelare.
L’inserimento della VAS (valutazione ambientale strategica) all’interno della delibera, ma non dell’accordo, da il via ad un iter di mere consultazioni con questi stessi enti che in maniera autonoma decidono della sua idoneità, vista la tutela particolare dell’area. Crediamo fortemente in questo progetto che darebbe lustro e rilevanza nazionale alla città. Crediamo offra posti di lavoro ed un indotto ingente per le attività del territorio. E’ moderno, efficiente, rispettoso dell’ambiente (partendo dalla raccolta dei piombi in caduta con metodi innovativi fino alle opere di mitigazione del rumore) e verrà realizzato in maniera interrata, ad 8 metri sotto il livello della strada. Crediamo anche che il tiro a volo, che ricordiamo è uno sport olimpico che vede la nostra provincia espressione di una campionessa che tutto il mondo ci invidia, vada delocalizzato dalla sua attuale posizione in quanto situato in area definita a rischio inondazione. E soprattutto siamo certi che questa polemica sia mero frutto di manipolazione politica. Come il Pd cittadino ha già ampiamente dimostrato, più i progetti sono belli, riqualificanti ed a costo zero per la cittadinanza, più è forte l’opposizione che dedicano. Fossi in loro – conclude l’Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Sassuolo Francesca Buffagni – per ciò che riguarda l’area fluviale impiegherei le stesse energie che utilizzano nel meglio piegare i loro tanti scheletri nell’armadio”.