L’impresario delle Smirne di Carlo Goldoni è il titolo dello spettacolo che domani, 14 marzo, e sabato 15 marzo andrà in scena al Teatro Comunale alle ore 21 nell’ambito della stagione di Prosa. Sul palcoscenico Valentina Sperlì, Roberto Valerio, Antonino Iuorio, Nicola Rignanese. L’adattamento e la regia sono di Roberto Valerio.
Uno spietato ritratto degli artisti di teatro, figli di un ambiente pieno di invidie, bugie, sotterfugi, meschinità, di un mondo in cui primeggiare, guadagnare, mettere in cattiva luce i rivali e in primo piano se stessi pare la sola soluzione per sopravvivere, per non farsi schiacciare da un ingranaggio terribile. Composta nel 1749, quest’opera di Goldoni ruota attorno ad una compagnia teatrale in cui ogni attore vive soltanto per il proprio minuto in più di grandezza, per una paga che non basta mai, per il costume più sfarzoso, per la celebrità, l’ammirazione ed il successo a scapito di tutto.
Impegnati a farsi la guerra l’un l’altro non si accorgono che non sono che piccole ruote di un congegno ben più complesso, manovrato da chi il potere ce l’ha davvero e può decidere delle loro vite. Illusisi di poter partire per una favolosa tournée in Oriente con Alì, ricchissimo mercante delle Smirne, i poveri protagonisti rimarranno delusi e ancor peggio si sentiranno truffati, traditi.
La regia di Roberto Valerio, briosa, frizzante e dai colori vivaci ben mostra il clima libertino dell’epoca ma offre allo stesso tempo spunti di riflessione importantissimi legati anche alla situazione attuale, all’importanza dell’arte nel mondo di oggi, al ruolo dell’attore, al rapporto travagliato fra qualità del prodotto artistico e risorse da investire per poterlo sostenere.