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Kiss me Licia, Wrestling e TV nelle figurine di fine secolo

kiss-me-Licia“Kiss me Licia” e gli “anime”, i cartoni animati giapponesi spesso tratti dai manga; i cartoon Usa come i “Simpson” o i film d’animazione Disney come “Il Re Leone”. I telefilm di successo e le saghe hollywoodiane di fantascienza come “Guerre stellari”; la moda e le star internazionali del pop e del rock; le “card” per fare giochi di società; i campioni del Wrestling e per la prima volta un album dedicato ai Campionati europei di calcio. C’è tutto questo, e molto altro, nella mostra “80-90. Televisione, musica e sport in figurina” che inaugura venerdì 14 marzo alle 18 al Museo della figurina di Palazzo Santa Chiara, in corso Canalgrande 103 a Modena.

La mostra, visitabile a ingresso gratuito fino al 13 luglio è organizzata con il sostegno della Fondazione cassa di risparmio di Modena ed è curata da Francesca Fontana e Thelma Gramolelli, e da Andrea Ligabue per la sezione “Card”.

Esposti più di 50 album, oltre 300 figurine e card, bustine, giochi, video musicali e spot memorabili, che raccontano gusti e tendenze degli ultimi due decenni del XX secolo e suscitano i ricordi d’infanzia e adolescenza dei trentenni, quarantenni e a volte cinquantenni di oggi. Il percorso, oltre a svilupparsi in senso emozionale, consente di evidenziare le trasformazioni della società negli ultimi trent’anni, le influenze e i cambiamenti dei linguaggi televisivi, dei gusti cinematografici, dell’intrattenimento per bimbi e ragazzi, degli stili grafici, degli interessi didattici. Esposte anche plance di copertine di album Panini prima del taglio: pezzi rarissimi che documentano una delle fasi della lavorazione delle figurine a livello industriale.

La mostra è il naturale proseguimento del percorso espositivo permanente del Museo della Figurina, che va dagli antecedenti fino agli anni Settanta, con qualche incursione nei decenni successivi. L’ultimo dei grandi armadi espositori del Museo, infatti, è dedicato a un passaggio cruciale della figurina che, a partire dal secondo dopoguerra, diventa un mezzo di comunicazione a sé stante, svincolato dalla sua precedente funzione pubblicitaria. È qui che si innestano i tentativi editoriali di diverse aziende italiane: la Panini, ad esempio, nasce nel 1961 e negli anni Ottanta non solo ha già industrializzato il processo di produzione, ma conta in una rete di distribuzione internazionale. Il Museo della figurina porta così a compimento l’itinerario tematico-cronologico iniziato otto anni fa, offrendo con questa nuova esposizione una panoramica sulle principali raccolte succedutesi tra il 1980 e la fine degli anni Novanta, della Panini e di case editrici minori, come la Edis, la Fol-bo, la Flash, la Merlin.

 

’80 E ’90, IN MOSTRA SEGNI D’UNA SOCIETÀ CHE CAMBIA

Al Museo di Palazzo S. Margherita esposti più di 50 album, oltre 300 figurine e card, bustine, video che raccontano gusti e tendenze degli ultimi due decenni del XX secolo

Gli anni Ottanta e Novanta visti attraverso più di 50 album, oltre 300 figurine e card, bustine, video musicali e spot, che raccontano i gusti, le tendenze e i nuovi linguaggi di una società in rapida trasformazione, tra evoluzione tecnologica e di costume. È anche questa una chiave di lettura della nuova mostra del Museo della Figurina di Modena (Palazzo Santa Margherita, corso Canalgrande 103) che inaugura venerdì 14 marzo e sarà visitabile gratuitamente fino al 13 luglio.

Protagonisti assoluti dell’editoria delle figurine negli ultimi due decenni di fine XX secolo sono gli “anime”, i cartoni animati giapponesi, spesso trasposizione televisiva di famosi “manga”. “Kiss me Licia”, “Mazinga”, “Il tulipano nero”, “L’incantevole Creamy”, “Occhi di gatto”, “Holly e Benji”, “I Transformers”, per fare solo qualche esempio, sono stati compagni dei pomeriggi di bambini e adolescenti, ora adulti. Anche oggetto di censura, quei cartoni sono stati criticati aspramente da pedagoghi, genitori e opinionisti. Oggi, invece, nuovi studi riconoscono loro un posto importante nel cinema d’animazione internazionale. Negli anni Novanta soprattutto, accanto agli “anime” compaiono gli album sui cartoni statunitensi come “I Simpson” di Matt Groening o “Tom & Jerry” di Hanna & Barbera, o “Il Re Leone” o “La Sirenetta”, simboli del “Rinascimento Disney”.

Le figurine, in quegli anni, si avvicinano sempre di più al cinema: le scene più significative dei film, soprattutto di Hollywood – ma anche di telefilm come “Beverly Hills 90210”, “Saranno famosi” o “Star Trek” – vengono immortalate in piccole immagini: “Flashdance”, “Indiana Jones”, “I Gremlins” e Jurassic Park, tengono il passo con il dilagare delle trame fantascientifiche di “Dune”, “Guerre stellari”, “Ritorno al futuro”.

Con lo strapotere di cinema e TV diminuiscono le pubblicazioni didattiche: alle edizioni che affrontano la storia, la geografia e le scienze naturali, si affiancano temi di attualità come la droga o le armi usate nella prima Guerra del Golfo, a cui soprattutto le case editrici minori dedicano energie.

Continuano a essere pubblicati gli album sui campionati di calcio e sui Mondiali e nel 1980, per la prima volta, gli Europei diventano figurine. Trovano spazio anche fenomeni come il wrestling, sport-spettacolo che alla fine degli anni Novanta rivive la fase di grande popolarità del decennio precedente.

In Italia e nel mondo si moltiplicano le collezioni musicali dedicate a gruppi e artisti famosissimi come Madonna, Cyndi Lauper, i Rolling Stones, Prince, i Police, Miguel Bosé o a “meteore” come Nick Kamen. Fino ad arrivare al successo di boy band e girl group come le Spice Girls o i Take That, a cui vennero dedicati, negli anni Novanta, interi album. Anche la moda trova spazio tra le figurine, così come le tendenze dei paninari, sottocultura giovanile, il cui fine era essere alla moda e griffati.

La mostra “80-90. Televisione, musica e sport in figurina”, al Museo della Figurina di Modena a Palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande 103, è visitabile gratuitamente fino al 13 luglio da mercoledì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18; sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19; lunedì e martedì chiuso.

 

LE CARD, DA COLLEZIONARE E PER GIOCHI DI SOCIETÀ

Una “evoluzione della specie” in mostra a “80-90. Televisione, musica e sport in figurina” Sabato 29 marzo e venerdì 4 aprile si imparano i game e si gioca con “Play and the city”

Ci sono anche le “Card” nella nuova mostra del Museo della Figurina di Modena, in una sezione specifica a cura di Andrea Ligabue. Si potrebbero quasi considerare una sorta di “evoluzione della specie” rispetto alle figurine classiche. Queste ultime, nate per essere collezionate con l’obiettivo di completare l’album, venivano scambiate e certamente anche utilizzate per diversi giochi. Al pari delle figurine, le card sono seriali e collezionabili, ma nascono anche per essere utilizzate per giochi di società specifici. Il primo gioco di carte collezionabili fu inventato nel 1993 da Richard Garfield: le carte venivano vendute in bustine, proprio come le figurine, ed erano l’elemento centrale del gioco. “Magic: l’Adunanza” divenne un fenomeno di massa, che aprì la strada alla creazione di altri giochi come “Yu-gi-oh!”, “Il Trono di Spade”, “Warhammer: Invasion”, “Il Signore degli Anelli”, “Star Wars”, “Krosmaster Arena”, tutte card esposte in mostra.

Molti di questi giochi con le card si potranno imparare e giocare sabato 29 marzo e venerdì 4 aprile dalle 15.30 alle 18.30, quando il Museo della Figurina diventerà una sala giochi a ingresso libero, fino a esaurimento posti. Nelle due giornate, a Palazzo Santa Margherita, infatti, aiutati da esperti “ludologi” e operatori del settore che spiegheranno i meccanismi dei giochi, grandi e piccoli potranno entusiasmarsi per gli stessi “game” esposti nella vetrina del Museo all’interno della mostra “80-90. Televisione, musica e sport in figurina”.

Con queste iniziative, anche il Museo della Figurina partecipa a Play and The City, serie di appuntamenti ludici in programma in vari punti della città e del suo centro storico, e nei diversi istituti culturali cittadini, musei e biblioteche, organizzati come un’anteprima di “Play. Festival del gioco”, che si svolge sabato 5 e domenica 6 aprile a Modena Fiere.

 

Per informazioni tel. 059 2032919 (www.comune.modena.it/museofigurina).

 

 

 

















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