La Squadra Mobile reggiana all’indomani del grave episodio di violenza personale verificatosi nell’isola ecologica di via Guido da Baiso attivava indagini immediate per scoprire l’autore. Durante la mattinata dello scorso 25 gennaio, infatti, un dipendente, oltretutto portatore di handicap, addetto allo smistamento rifiuti riciclabili del citato sito Iren dovette ricorrere alle cure sanitarie in seguito all’aggressione sul posto di lavoro che avrebbe comportato una prognosi di 14 giorni.
Il malcapitato quella mattina aveva visto all’interno dell’area di lavoro una macchina non autorizzata, si era avvicinato per rilevarne la targa come da disposizioni impartite dall’azienda per motivi di sicurezza, ma tale operazione faceva infuriare il proprietario dell’auto, il quale comparso all’improvviso afferrava un bastone e colpiva più volte il dipendente alle gambe, poi gli intimava di non raccontare quella storia minacciandolo di morte e fuggiva via.
La vittima forniva agli investigatori una descrizione dell’aggressore e della vettura utilizzata la mattina dei fatti, peraltro anche in precedenza era stato visto aggirarsi nei paraggi, probabilmente interessato ai materiali ferrosi, dichiarandosi convinto di riconoscerlo con assoluta certezza.
In Questura gli venivano mostrate una serie di foto segnaletiche di personaggi somiglianti a quello che gli uomini della Mobile avevano già individuato come l’autore, la vittima senza incertezze e con estrema convinzione individuava il suo aggressore.
La Squadra Mobile sulla scorta dei riscontri ottenuti e delle testimonianze acquisite denunciava per detenzione e porto abusivo di oggetti atti ad offendere, lesioni personali dolose lievi e minacce un 40enne di origini calabresi, residente in città, con numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio.