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Reggio Emilia: Merci sparite grazie ai trasporti “fantasma”, 3 campani denunciati dai Carabinieri

Collegandosi a Banche Dati Informatizzate del settore degli autotrasporti riuscivano ad intercettare gli affidamenti dei trasporti per acquisti di merci da parte di aziende estere per poi riproducendo la falsa documentazione presentarsi con i mezzi pesanti presso le aziende venditrici e caricare la merce che poi facevano sparire in viaggi non a caso ribattezzati “fantasma”. A scoprirlo i Carabinieri della Stazione di Reggio Emilia Principale che con l’accusa di concorso in tentata truffa aggravata hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia tre trentenni campani (un salernitano e 2 napoletani) sequestrando un autoarticolato Scania con relativo rimorchio ed impedendo che 50.000 euro di componenti per silos in ferro zincati spartissero nel nulla come i 20.000 euro di fertilizzanti truffati a Vasta e la macchina per tostare caffè da oltre 30.000 euro frodata nel ferrarese. L’altra mattina i carabinieri della Stazione di Corso Cairoli, grazie all’osmosi informativa tra i Comandi dei carabinieri di Vasto (CH) e Ponte Lago (FE) dove gli odierni indagati avevano già colpito impossessandosi fraudolentemente di beni acquistati da aziende ucraine in Italia, localizzavano in un’azienda di zincatura reggiana il possibile obiettivo dei tre.

Nella  fattispecie all’azienda reggiana si era rivolta un’azienda ucraina per far zincare componenti per silos in ferro, del valore di 45.000 euro  acquistati. Le risultanze investigative sono risultato corrispondere giacché i Carabinieri della Stazione di Reggio Emilia Principale intercettavano gli odierni indagati che attraverso documentazione falsificata si accingevano a caricare le merci. Condotti in caserma venivano denunciati mentre l’autoarticolato in loro possesso veniva sequestrato. Le merci “salvate” rimanevano quindi in disponibilità dell’azienda. Si tratta di un primo importante tassello che potrebbe presto portare alla scoperta di una maxi truffa ai danni di aziende estere orchestrata dai tre grazie all’espediente scoperto dai Carabinieri reggiani.
















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