Tutto esaurito alla conferenza “Africa, sfida decisiva per il nostro futuro” tenutasi ieri sera presso il Centro Internazionale Loris Malaguzzi. L’appuntamento, voluto da Fondazione Solidarietà Reggiana Onlus, Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi e Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, ha registrato oltre 800 partecipanti e ha rappresentato un’importante occasione di confronto e discussione sulle prospettive future che legano il nostro paese al continente africano. Presenti in sala tanti rappresentanti delle istituzioni locali e non solo, a partire dal Prefetto De Miro.
Dopo l’aperitivo di benvenuto, la serata si è aperta con i saluti e l’introduzione a cura di Franco Mazza (presidente della Fondazione Solidarietà Reggiana Onlus) il quale ha ricordato l’importanza della presenza di relatori d’eccezione, profondi conoscitori del nuovo volto dell’Africa. A seguire, Carla Rinaldi (presidente della Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi) ha sottolineato il valore del concetto di educazione alla mondialità e di ricerca come solidarietà, ricordando che parlare di Africa significa parlare di noi. Anche Angelo Oreste Andrisano (Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia) ha rivolto il suo saluto alla platea e, in particolare, agli studenti africani presenti in sala.
La serata è poi entrata nel clou con l’attesissima conferenza: un dibattito costruttivo e stimolante tra Romano Prodi, dal 2008 presidente del Gruppo di lavoro ONU-Unione Africana sulle missioni di peacekeeping in Africa, Paolo Sannella, oggi preside della Facoltà di Scienze politiche in Congo e presidente del Centro Relazioni con l’Africa della Società Geografica Italiana, con una lunga esperienza come Ambasciatore in molti paesi dell’Africa e Giuseppe Dossetti, presidente di CeIs, da sempre impegnato nell’accoglienza e sostegno alle fasce più deboli della società.
Paolo Sannella, dopo aver ringraziato gli organizzatori e tutti i partecipanti all’evento per aver aperto una discussione su un tema che riguarda l’avvenire di tutta l’umanità, e Reggio Emilia, “città speciale” per le relazioni che ha aperto con l’Africa, ha introdotto al mondo africano con un esauriente quadro geopolitico del paese, focalizzando il suo intervento sul concetto di crescita – demografica, economica e politica – e sul ritardo dell’Italia nel prendere parte a questa grande rivoluzione. “Le interconnessioni tra Europa e Africa diventeranno sempre più più forti – ha chiarito Sannella – è necessario dunque che anche l’Italia risponda a questa crescita, assumendo un ruolo attivo nella gestione e nell’orientamento di queste forze”.
Sui concetti di interconnessioni e di crescita si è poi soffermato Romano Prodi, descrivendo la varietà di situazioni conosciute in Africa attraverso la sua diretta esperienza. “La fermentazione africana sta costruendo una nuova classe media che ha iniziato a far crescere i consumi – ha spiegato Prodi – Si è innescato così un processo virtuoso difficile da fermare. Purtroppo lo sviluppo è irregolare e si estende a macchia di leopardo. L’Africa ha ancora un enorme bisogno di aiuto e noi siamo poco presenti. Ma questa è la frontiera del futuro e mi auguro che possiamo ritornare ad essere un popolo di navigatori”.
Don Giuseppe Dossetti ha poi concluso ricordando l’importanza della formazione: “La dimensione economica e quella politica non possono fare a meno di una terza dimensione, che è la formazione, fondamentale per riattivare le enormi potenzialità e le energie nascoste in questi mondi – ha spiegato – La conferenza di stasera vedrà dunque un seguito, fondamentale per approfondire la vocazione della nostra città in questa partita”.
Forte il coinvolgimento della platea che è intervenuta attivamente con domande e osservazioni costruttive da parte di cittadini reggiani, italiani e africani, rappresentanti del Tavolo Reggio Africa e di associazioni attive sul tema dell’integrazione.