“Sabato 8 marzo anche Modena celebra la Giornata internazionale della donna per ricordare le conquiste economiche, politiche e sociali delle donne, ma soprattutto le discriminazioni che ancora subiscono. Questa ricorrenza è quindi per noi soprattutto un punto di partenza, perché siamo convinte che per uscire dalla crisi globale, non solo economica ma anche di valori, che mette a rischio il futuro del nostro Paese, sia indispensabile la presenza fattiva delle donne, la loro piena e consapevole partecipazione a ogni sfera della vita sociale, economica e politica”. Lo afferma l’assessore alle Pari opportunità del Comune di Modena Marcella Nordi in occasione della Giornata internazionale della donna.
“L’8 marzo deve essere un punto di partenza, inoltre, perché il tema della violenza alle donne è tragicamente d’attualità anche nella nostra società e non è un caso che l’Unione europea abbia quest’anno scelto di dedicare la Giornata proprio alla prevenzione della violenza domestica. Non ci stanchiamo quindi – continua Nordi – di ribadire l’importanza di una solida rete di sostegno alle vittime e di leggi più severe e incisive, e con favore abbiamo accolto la nuova legge contro lo stalking di cui c’era assolutamente bisogno. Ma siamo convinte che alla base della violenza ci sia un problema culturale, oltre che sociale, che va contrastato con una seria azione di educazione alla cultura di genere, alla tolleranza e alla valorizzazione delle differenze”. Un aspetto, questo, che vede da tempo impegnata l’Amministrazione comunale, spesso facendo affidamento più ai fondi europei che alle proprie risorse sempre più scarse. Come è accaduto gli scorsi anni con Perspective, i cui risultati sono in mostra al Circolo XXII. E come accade oggi con Log in, il progetto europeo contro la violenza di genere sul web che sta coinvolgendo a Modena, come in altre quattro città europee, centinaia di giovani e che cerca di arrivare anche alle loro famiglie”.
Mostre, incontri, appuntamenti per approfondire il ruolo delle donne nella scienza, nella letteratura, nella poesia e nella magistratura, ma anche gli aspetti normativi del contrasto alla violenza di genere, sono tra le tante occasioni di riflessione che si svolgono in questi giorni in città, a partire dallo spettacolo di “Italia mia Italia” di Maddalena Crippa che la serata dell’8 marzo l’Amministrazione comunale offrirà alle modenesi al Teatro Storchi.
Ad altre numerose iniziative, che si svolgeranno in sedi istituzionali e non, l’assessorato alle Pari opportunità ha dato il patrocinio e dedicato un volantino distribuito nei punti informativi e scaricabile da internet (www.comune.modena.it/pariopportunita). Sabato 8 marzo, partirà alle 15 da piazza Grande “Donne in corsa. In corsa per le donne” gara e camminata non competitiva riservate alle donne e organizzata da Uisp, che aderisce alla campagna “Lo sport contro la violenza sulle donne” e vede testimoni autorevoli rappresentanti dello sport. Inoltre, durante tutta la giornata l’Udi distribuirà rametti di mimosa in piazza Mazzini e inviterà a riempire la piazza di scarpe rosse per ricordare tutte le vittime di violenza.
MADDALENA CRIPPA PER L’ITALIA E LE DONNE
Sabato 8 marzo allo Storchi lo spettacolo offerto dal Comune alle modenesi. I biglietti invito in distribuzione venerdì 7 alla Biglietteria di largo Garibaldi
“È un tempo difficile, molto difficile per l’Italia, in un tempo così mi sento chiamata a fare qualcosa per il mio paese”. Nasce da questo bisogno di reagire “Italia mia Italia”, lo spettacolo di Maddalena Crippa che l’assessorato alle Pari opportunità del Comune di Modena, con l’organizzazione di Emilia Romagna Teatri Fondazione, regala alle donne della città in occasione della Giornata internazionale della donna.
Sabato 8 marzo alle 21 al Teatro Storchi di largo Garibaldi, con la regia di Peter Stein, l’attrice porta in scena “una carezza fatta di parole, anche mie, e musica, mescolando Pasolini e Battisti, Leopardi e Cutugno, Piccolo e De Andrè, Fellini ed Endrigo, Cassano e Battiato, Gualtieri e Fossati, Farinetti con Modugno e Conte”. Così l’autrice stessa definisce la performance nata per “rompere l’immobilità rassegnata, il lamento continuo, la visione solo negativa e assecondare invece la voglia di spostare il fuoco, di ritrovare un identità positiva del nostro essere italiani, di riconoscere la fortuna, sì la fortuna, di vivere adesso questo tempo sbandato, per citare Fossati”.
Maddalena Crippa proporrà ne un viaggio dentro la ‘Paenisula’ scaldato dal pianoforte e dagli arrangiamenti di Massimiliano Gagliardi e dalle atmosfere di violoncello (Giovanna Famulari), chitarra (Massimo De Lorenzi) e contrabbasso (Ermanno Dodaro) della Bubbez Orchestra. Un viaggio che ha avuto per bussola solo “il suo istinto, il suo cuore, la sua sensibilità femminile”.
I biglietti invito per assistere allo spettacolo saranno in distribuzione venerdì 7 marzo dalle 10 alle 14 alla Biglietteria del Teatro Storchi di largo Garibaldi 15 fino ad esaurimento posti (per informazioni: tel. 059 2032819, www.comune.modena.it/pariopportunita).
Maddalena Crippa nasce a Besana in Brianza; è attrice teatrale e cinematografica. La formazione artistica è avvenuta presso il Piccolo Teatro di Milano, dove la Crippa inizia la carriera consolidando un rapporto professionale con il regista Giorgio Strehler. In seguito stringe uno stretto rapporto con il regista teatrale e lirico Peter Stein. Attenta interprete di ruoli femminili tragici e classici, ha condotto un lungo studio personale sull’emissione vocale per perfezionare dizione e canto come mezzi espressivi. Nel 1994 vince una Maschera d’Argento. Dal 21 febbraio 2012 riporta in scena lo spettacolo di teatro canzone “E pensare che c’era il pensiero di Giorgio Gaber”. Nel settembre 2013 ha debuttato al Sala Umberto di Roma con “Italia mia Italia” che ha conquistato il pubblico romano.
ALLA POLETTI MAGDA SITI LEGGE SIMONE WEIL
Sabato 8 marzo alle 17 alla biblioteca a Palazzo dei Musei reading per la fine della mostra con le opere delle artiste italiane contemporanee dedicate alla scrittrice filosofa
Sarà l’attrice Magda Siti, in occasione della Festa della donna, a recitare brani di e su Simone Weil, scelti da Carla Barbieri, alla biblioteca civica d’arte Luigi Poletti di Modena a Palazzo dei Musei in Largo Sant’Agostino. L’iniziativa, in programma sabato 8 marzo alle 17 a ingresso libero e gratuito, si intitola “Il rigore dell’intransigenza” e costituisce l’appuntamento di chiusura della mostra “I libri salvati dalle donne, omaggio a Simone Weil”, curata da Vittoria Surian, allestita alla Poletti dall’8 febbraio. L’esposizione presenta i libri d’artista creati da artiste contemporanee italiane che hanno partecipato ad una Biennale di Venezia, ispirati all’opera incompiuta della Weil “Venezia salvata”. La mostra, allestita per la prima volta a Venezia nel 2009 nel centenario della nascita della scrittrice e filosofa francese, è arrivata a Modena dopo aver fatto tappa, a gennaio, a Palermo.
È ancora visitabile giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 19; sabato dalle 8.30 alle 13 e nel pomeriggio in occasione del reading di Magda Siti.
Magda Siti, attrice dell’associazione Artisti Drama, dal 2000 al 2010 ha condotto “Parabole”, in collaborazione con Ert e Biblioteca Delfini di Modena. Conduce progetti in collaborazione con Enti locali, Cooperative e scuole di Modena e provincia. Nel 2012 è stata aiuto regista dello spettacolo “Amore Elettrico”, tra i vincitori del concorso teatrale “Prime Visioni”. Dal 2013 è direttrice artistica della rassegna “La corsa di fuochi”. Tra i suoi spettacoli, con la regia di Stefano Vercelli, ricordiamo: “Exproff”, prodotto da Ert, e “Italia. Come muoiono le maestre”, liberamente tratto dal libro “Prima della Quiete” di Elena Gianini Belotti.
Per informazioni tel. 059 2033372 o www.comune.modena.it/biblioteche/poletti.
LA FIGURA DI SIMONE WEIL, SCRITTRICE E FILOSOFA
Brevi note biografiche sull’autrice nata a Parigi, che volle essere operaia e partigiana
Simone Weil, a cui è dedicata la mostra “I libri salvati dalle donne” e il reading di Magda Siti di sabato 8 marzo alle 17 alla biblioteca Poletti di Palazzo dei Musei, nacque a Parigi nel 1909 da una famiglia di origine ebraica non praticante. Dopo aver ricevuto una rigorosa educazione morale soprattutto dalla madre, compì studi filosofici che la portarono a pubblicare numerosi testi i cui temi centrali furono la violenza, il totalitarismo, la povertà materiale e morale cui erano soggetti i lavoratori legati al sistema di produzione fordista.
Il 4 dicembre 1934 decise di impiegarsi come manovale nelle fabbriche metallurgiche di Parigi per sperimentare in prima persona la condizione di operaia. Fu un’esperienza che la segnò duramente e che condizionò in modo determinante la sua vita.
Nel luglio del 1942 si unì ai genitori nella fuga dalla Francia occupata verso gli Stati Uniti. Non potendo però sopportare la lontananza da coloro che in Europa soffrivano condizioni disumane, in dicembre rientrò a Londra per unirsi all’organizzazione dei resistenti francesi in esilio.
Propose a De Gaulle di organizzare un brigata di infermiere di prima linea – alla quale avrebbe voluto lei stessa partecipare – che facesse da contrappeso morale e materiale alla violenza estrema dell’hitlerismo. La non realizzazione di questo progetto la immerse in “una dolorosa sensazione di avere disertato”. Il regime di vita a cui si sottopose volontariamente la portò alla morte, nel sanatorio di Ashford vicino a Londra, il 24 agosto del 1943.
Tra le sue opere principali si ricordano: “Sulla scienza”; “Lezioni di filosofia 1933-1934”; “Oppressione e libertà”; “La condizione operaia”; “L’agonia di una civiltà nelle immagini di un poema epico”, in “I catari e la civiltà mediterranea”; “Quaderni”; “L’ombra e la grazia”; “Venezia salva. Tragedia in tre atti”; “L’attesa di Dio” “Morale e letteratura”; “L’amore di Dio”; “La prima radice. Preludio a una dichiarazione dei doveri verso la creatura umana”.