A distanza di oltre un mese dall’alluvione, in attesa di conoscere il pensiero ufficiale della mia associazione in merito al disastro ambientale che ha messo in ginocchio interi paesi a noi vicini, apprendo dalla stampa che per Legambiente Emilia Romagna , sia io che altri soci della provincia non siamo rappresentativi di Legambiente. Tutte le associazioni ambientaliste (WWF, Italia Nostra, Lac) e tutti comitati a difesa del territorio hanno manifestato l’intenzione di sottoscrivere l’esposto. Che facciamo? A maggior ragione dopo l’incontro con il Procuratore Capo Vito Zincani avvenuto lo scorso 11 febbraio. Per quel che mi riguarda sono fiera di aver fatto sentire la mia voce a sostegno della popolazioni alluvionate e continuerò a ad attivarmi in prima persona nella difesa e nella tutela del territorio quale importantissimo bene comune per tutta la popolazione. E se è vero che per Aipo le risorse sono poche, che la manutenzione degli alvei fluviali è impegnativa con cento chilometri di asta dall’Appennino al bacino del Po, perché non coinvolgere soggetti privati, in particolare gli agricoltori rivieraschi, negli interventi di manutenzione ordinaria? Questa sarà la mia prima proposta qualora divenissi Direttore dell’Agenzia.
Sabina Piccinini (Circolo Legambiente San Cesario)
