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Una commissione per i diritti delle nuove generazioni, il Garante regionale: “risultato importante”

Diritti delle nuove generazioni e rapporti con il Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza: queste le nuove materie che ampliano le competenze della V Commissione consiliare, approvate dall’Assemblea legislativa nella seduta odierna.

Proprio il Garante, Luigi Fadiga, che già in più occasioni aveva sottolineato la necessità di prevedere un ambito “politico” dedicato in cui potessero essere approfonditi questi temi, sottolinea come si tratti “di un risultato molto importante perché concentra su una specifica Commissione consiliare, la Quinta, il tema dei diritti di cittadinanza e dei diritti sociali delle nuove generazioni, che in tal modo acquistano piena visibilità e possono essere considerati in un approccio globale e unitario”.

Positivo, continua Fadiga, anche il collegamento strutturale del Garante per l’infanzia e l’adolescenza con la Commissione consiliare: ciò “contribuirà a rendere più fluidi ed efficaci i rapporti con l’Assemblea legislativa”.

Soddisfazione anche da parte del presidente della V Commissione, Giuseppe Pagani, che proprio raccogliendo le sollecitazioni del Garante aveva proposto l’ampliamento di competenze. “L’Assemblea legislativa- spiega- si dota di una Commissione per i diritti delle nuove generazioni. Analogamente a quanto succede in Parlamento, ma senza prevedere l’istituzione di una commissione ad hoc, abbiamo voluto dare il giusto rilievo alla rappresentanza di chi, per motivi anagrafici, non è ancora rappresentato”.

L’Emilia-Romagna. prosegue Pagani, ha riservato da sempre alle politiche per l’infanzia e l’adolescenza un posto di primo piano: “Siamo la prima Regione in Italia per spesa pro-capite per famiglie e minori da parte dei Comuni (282 euro); l’offerta dei servizi per l’infanzia raggiunge la copertura più alta (32,7 bambini ogni 100) rispetto alle altre Regioni, e il livello di dispersione scolastica, nonostante sia al di sopra degli obbiettivi dati dall’Unione Europea, è tra i più bassi in Italia”. Con il via libera di oggi viene indicato, all’interno dell’Assemblea legislativa, “un luogo esclusivo per i confronti che riguardano i diritti delle future generazioni garantendo un approccio integrato, superando il rischio di frammentazione tra sociale, sanità e educazione e restituendo una visione complessiva delle tematiche relative a infanzia e adolescenza”, chiude il presidente della commissione.

 

















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