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Programma regionale di Sviluppo rurale 2014-20: disponibili 95 milioni di euro da assegnare attraverso bandi pubblici ad aggregazioni di soggetti chiamati Gruppi Operativi

Oltre 95 milioni di euro di risorse finanziarie pubbliche da assegnare attraverso bandi ad aggregazioni di soggetti. L’assessore regionale all’Agricoltura, Tiberio Rabboni, ha illustrato a università, enti di ricerca, enti di formazione e associazioni agricole e cooperative le novità del nuovo Programma regionale di Sviluppo rurale 2014-20 in tema di innovazione ed agricoltura.

Nella programmazione 2007-13 erano stati erogati per questa finalità 34,3 milioni di euro con cui sono stati finanziati 24.000 interventi di consulenza, formazione ed informazione e 86 progetti aziendali e interaziendali di innovazione competitiva. Con la nuova programmazione le risorse aumentano in modo significativo. Per i prossimi sette anni saranno disponibili 95 milioni di euro.

Una fondamentale novità è rappresentata dalle modalità di accesso alle risorse. I finanziamenti saranno assegnati attraverso bandi pubblici ma i beneficiari potranno essere, per regolamento europeo, esclusivamente “Gruppi Operativi per l’Innovazione”, vale a dire aggregazioni di agricoltori, ricercatori, broker per l’innovazione ed associazioni. L’aggregazione dovrà essere soggetto giuridico e dimostrare la capacità di attuazione dei progetti per i quali vengono richiesti i finanziamenti.

L’assessore Rabboni ha sollecitato la realtà regionale a “organizzarsi in gruppi operativi fortemente radicati nel tessuto regionale delle imprese agricole e alimentari”, ricordando “la necessità di forti relazioni tra i costituendi Gruppi Operativi emiliano-romagnoli e quelli delle altre regioni italiane ed europee, allo scopo di integrare le competenze e prevenire inutili duplicazioni progettuali e quindi spreco di risorse pubbliche e private”. “Anche perché – ha specificato l’assessore regionale – soltanto grandi reti nazionali ed europee di Gruppi Operativi potranno accedere ai bandi di Horizon 2020, altro importantissimo canale europeo di finanziamento della ricerca agricola gestito direttamente dall’Unione europea”.

 

















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