Nell’ambito del progetto Mac’è! Arte saranno esposte da domenica 23 febbraio negli spazi del Centro giovani di via de Amicis 59 a Carpi 12 tavole di Gabriele Melegari, studente del liceo artistico Venturi di Modena, raffiguranti un racconto di Italo Calvino, Zio Lupo.
L’idea di illustrare la storia tutt’altro che conosciuta di Calvino (che in realtà del noto scrittore non è, ma è pubblicata per la prima volta nella sua famosa raccolta di fiabe e favole italiane) nasce nell’ambito dell’attività di Localmente Mosso, laboratorio di creatività condotto da Davide Bregola nel 2012 presso la Biblioteca multimediale. Loria, basato sul raccontare e sul mettersi in gioco attraverso la scrittura nelle sue diverse forme, dal racconto alla canzone, passando per l’immagine. L’ultima attività proposta era una storia appunto raccontata solo per immagini, e Gabriele Melegari ha realizzato una dozzina di tavole che potessero essere inserite in un ipotetico ‘teatrino cinese’ per essere raccontate al pubblico, semplicemente facendole scorrere come sequenza di illustrazioni, in questo modo alternativo ed espressivo, anche come omaggio a colui che ci ha donato veramente tante storie, Italo Calvino.
Le mostre di Mac’è! Arte rappresentano una delle attività con le quali di intende dar seguito a Giovani creativi, un progetto finanziato dall’Anci, Associazione nazionale comuni italiani, e dal Dipartimento gioventù della Presidenza del Consiglio che ha avuto la finalità di valorizzare la creatività artistica e l’espressività culturale degli adolescenti e dei giovani, aprendo spazi destinati a funzioni diverse, quali il centro aggregativo Mac’è!, a una fruizione e a una frequentazione più ampie e specifiche.
Gabriele ha scelto Zio Lupo, una storia che conosceva fin da piccolo, perché in tutta la sua essenzialità, e forse ‘banalità’ di elementi la trovava una storia incredibile, tra le più originali e sovversive. Una favola della tradizione contadina emiliana terrificante e per certi aspetti brutale, ma che ha conquistato il cuore di chi con le favole c’è cresciuto e ci cresce tutt’ora. Con tratti semplici e poche espressioni sono caratterizzati i personaggi, la bambina golosa, irresponsabile e paurosa, la madre distante e laconica e Zio Lupo, il vendicatore, il giustiziere, il terribile e spietato mangia-monelli. Disegni rapidi e sintetici, dove oltre agli occhi sgranati dei personaggi, il colore è l’unica forma d’espressione, emozioni fugaci e trasportanti che ci accompagnano nell’attesa che qualcosa scenda dal camino ringhiando.
La mostra sarà visitabile fino al 23 marzo prossimo negli orari di apertura del centro aggregativo, dal mercoledì alla domenica dalle 16 alle 19.
Per l’inaugurazione, domenica 23 febbraio alle ore 19.30, si prevede la narrazione della storia attraverso la proiezione delle tavole di Gabriele Melegari e le letture da parte di un gruppo di giovani attori e musicisti: Chiara Iorio, Annalisa Forghieri, Myriam Savino, Rodolfo Pedrielli e Gabriele Melegari, con accompagnamento musicale alla chitarra di Giovanni Luddeni e Luca Covezzi.